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 2013  maggio 29 Mercoledì calendario

Biografia di Luca Parmitano

Paternò (Catania) 27 settembre 1976. Astronauta. Militare. Maggiore e pilota dell’Aeronautica Militare. Primo italiano ad aver passeggiato nello spazio.

• Figlio di un astrofisico, si è laureato in Scienze politiche a Napoli e poi diplomato presso l’Accademia aeronautica a Pozzuoli. Esperienza di oltre duemila ore di volo a bordo di quaranta diversi tipi di velivoli. Medaglia al valore conferitagli dal presidente della Repubblica nel 2007.

• Uno dei sei astronauti selezionati nel 2009 dall’agenzia spaziale europea Esa. Alla sua prima esperienza spaziale nel 2013. È il sesto italiano nello spazio (prima di lui Franco Malerba nel 1992, Maurizio Cheli e Umberto Guidoni nel 1996, Roberto Vittori nel 2002, Paolo Nespoli tra il 2010 e 2011).

• Partito il 28 maggio 2013 da Baijknour (Kazakhstan) a bordo della Sojuz TmA-09M, per la missione Expedition 36 diretta alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), che servirà per proseguire gli esperimenti già iniziati a bordo della Iss sullo studio dello spazio e sulla reazione degli organismi viventi in assenza di gravità. Ritorno previsto nel novembre 2013. Il 9 luglio 2013 alle 14.15 ora italiana, insieme all’astronauta statunitense Chris Cassidy, ha eseguito una passeggiata spaziale o “attività extraveicolare” (un lavoro di manutenzione durato circa sei ore) all’esterno dell’Iss, diventando così il primo italiano ad essere uscito da una base spaziale in orbita.

• «Difficili sono i movimenti all’interno della tuta gonfiata dalla pressione mentre gli spostanti devono essere controllati con attenzione per evitare problemi. La preparazione per Luca e Chris è durata due giorni perché prima dell’uscita non solo si deve indossare e verificare la tenuta del vestito cosmico ma anche, come accade per i subacquei, bisogna far uscire dall’organismo l’azoto in esso contenuto che può provocare malattie da decompressione. Nella stazione si respira azoto e ossigeno ma nella tuta soltanto l’ossigeno e quindi con una serie di esercizi ginnici intervallati nel tempo gli astronauti si liberano del rischio». [Giovanni Caprara, Corriere della Sera 9/7/2013]

• «Una delle cose di cui ti rendi conto a questa distanza è che noi siamo abituati a pensare alla terra in termini di località, di luoghi diversi come i 5 contenti, città e vari paesi confinanti ma da quando sono quassù, mi sono reso conto che questa divisione ce la siamo inventata noi. Non esistono confini nel mondo. L’idea che sulla terra ci sia della gente che si batte, che uccide e che si fa uccidere per il potere di essere in un posto piuttosto che un altro è assolutamente aliena vista da qui. Questo fatto di vedere la terra come un luogo unico, come il fantastico gioiello che è, diventa una sensazione molto reale e molto tangibile» (dal blog di Parmitano sul sito dell’Esa).

• Sposato con Kathryn, due figlie, Maia e Sara.

• «Amo la letteratura sudamericana, Garcia Marquez e il jazz». [Giovanni Caprara, Corriere della Sera 21/5/2009]

• Suona la chitarra: «Mi ha aiutato parecchio durante le fasi più dure dell’addestramento». [Paolo Ricci Bitti, Il Messaggero 21/5/2013]