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 2013  maggio 20 Lunedì calendario

Biografia di Daniele Franco

• Trichiana (Belluno) 7 giugno 1953. Ragioniere generale dello Stato (dal 17 maggio 2013). Laurea in Scienze politiche all’Università di Padova, due master (in Organizzazione aziendale alla Fondazione Cuoa e in Scienze economiche all’Università di York), entra in Banca d’Italia a 27 anni al Servizio studi, fino ad arrivare, nel 2011, alla direzione dell’area Ricerca economica e relazioni internazionali. Considerato un pupillo di Mario Draghi, tra il 2000 e il 2003 è stato membro del Consiglio direttivo della Società Italiana di Economia Pubblica. Ha tenuto corsi presso le Università di Bergamo e Trieste, la Cattolica di Milano e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
• «Ora alla guida del dipartimento del ministero dell’Economia chiamato a vigilare sulla finanza pubblica e sulla spesa sociale, sui rapporti finanziari con l’Unione europea e su qualunque tipo di trasferimento (anche a favore degli enti locali) a carico del bilancio dello Stato. Sarà, dunque, uno dei Grand Commis che a detta di molti analisti (e anche di molti ministri) sono i veri “padroni dell’Italia”, avendo nelle mani le redini di quella ingarbugliata burocrazia che per quanti sforzi si facciano, resta impenetrabile ai più» (Marco Bonet) [Cds 18/5/2013].
• «Considerato uno dei pochi in Italia capaci di penetrare l’oscurità dei numeri dietro cui questa potentissima branca della burocrazia italiana si protegge. (…) Al parere della Banca d’Italia, nella persona di Franco e dei suoi collaboratori, si è fatto ricorso nei due casi in cui una alternanza al potere ha fatto emergere dubbi sui conti del governo precedente (nel 2001 quando all’Economia si insediò Giulio Tremonti, nel 2006 con Tommaso Padoa-Schioppa)» (Stefano Lepri) [Sta 18/5/2013].