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 2013  maggio 16 Giovedì calendario

Appunti su Agatha Christie

Io Donna, sabato 26 febbraio 2011
Scomparsa «La signora Agatha Christie 35 anni, in realtà 36, è scomparsa dalla sua abitazione di Styles, Sunningdale nel Berkshire. Di altezza poco inferiore al metro e settanta; capelli rossi in parte bianchi; carnagione chiara e corporatura esile; indossava una gonna di maglina grigia, maglioncino verde, cardigan grigio chiaro e grigio scuro e un piccolo cappello di feltro; aveva un anello di platino con perla al dito, non portava la fede; borsa nera con portafoglio contenente circa cinque o dieci sterline. Uscita venerdì intorno alle 21:45, dopo aver lasciato solo un messaggio per avvertire che sarebbe uscita in macchina» (segnalazione della polizia).

Ricerche La sera del 3 dicembre 1926, Agatha Christie si allontanò da casa al volante della sua Morris Cowley. Il mattino dopo un gitante trovò l’auto abbandonata sulla sponda di uno stagno. Le ricerche si protassero frenetiche per una decina di giorni, senza alcun esito. Venne interrogato il marito, Archibald Christie, che stava sulle spine per una sua tresca extraconiugale e per sviare eventuali sospetti raccontò che la moglie aveva espresso vaghi propositi suicidi. Un giorno un orchestrale dell’Hotel Hydro di Harrogate, nello Yorkshire, notò un’ospite dell’albergo rossa e massiccia come la scrittrice scomparsa. Archibald andò a ripigliarsela, Agatha si finse smemorata, i medici finsero di crederle. Lei in albergo si era registrata col nome di Teresa Neele, l’amante del marito.

Archie Il primo marito, Archie, prese a giocare a golf per far contenta Agatha e sul green si innamorò della Neele.

Ordini Agatha, che dopo il divorzio aveva diviso le persone in due categorie: Il Fedele ordine dei cani (vi facevano parte la segretaria Charlotte e il suo segugio, Peter) e l’Infedele ordine dei ratti (l’ex marito Archie).

Cani La Christie, che andò a fare un viaggio con l’Orient Express perché «dovevo scoprire che persona ero e se davvero avrei finito per dipendere dagli altri come credevo. Dovevo tenere conto solo di me stessa e non sapevo se mi sarebbe piaciuto. Fino a quel momento mi ero comportata esattamente come i cani che escono solo se qualcuno li porta fuori».

Max Il secondo marito, Max, archeologo, «magro, scuro e assai cheto», quindici anni di meno, divieto assoluto di giocare a golf, si portava a letto Barbara, la sua assistente.

Salsicce Agatha, solita chiamare i suoi libri «la mia fabbrica di salsicce».

Quaderni Nei settantatre quaderni appartenuti alla scrittrice e ritrovati in uno scatolone qualche anno fa: considerazioni sulle decisioni di Miss Marple, liste di regali per Natale, appunti sulle persone («i bambini non amano le domande dirette»), elenchi con i punteggi del bridge giocati in famiglia, questioni sulla trama dei suoi romanzi («Chi faccio morire?» «Sì, meglio far morire il dentista», «I sospetti del lettore (intelligente!) devono essere indirizzati verso l’infermiera». O ancora: «Un ministro? Complicato, perché non so nulla sui ministri»).

Scommessa Il primo giallo, Poirot a Styles Court, scritto quando aveva meno di trent’anni per una scommessa con la sorella Madge.
Obiettivo: fornire al lettore le stesse prove in mano all’investigatore ma non lasciargli indovinare l’assassino.

Uccidere L’ultimo libro a ottantadue anni: «Non posso smettere di uccidere».

Lucrezia Dell’Arti