2 maggio 2013
Tags : Gianna Fregonara
Biografia di Gianna Fregonara
Novara 12 dicembre 1967. Giornalista. Del Corriere della Sera. Responsabile della cronaca di Roma.
• Maturità classica a Novara, laurea in Giurisprudenza alla Statale di Milano, finché non è selezionata per la scuola di giornalismo del Corriere della Sera. Professionista dal 1992, una lunga carriera nel quotidiano di via Solferino: prima alla cronaca a Milano, poi giornalista parlamentare, dopo il matrimonio con Enrico Letta ha preferito cambiare settore.
• «Erano i primi anni novanta, io ero fresco capo della cronaca di Milano del Corriere della Sera. In squadra avevo due veri talenti, giovani e carine. Una, Elisabetta Soglio, strappata da Avvenire dove l’avevo conosciuta anni prima. La seconda, Gianna Fregonara, detta Gina, che avevo trovato sepolta e dimenticata con contratto precario nella redazione hinterland, quella che si occupava dei paesini della cintura milanese. (…) Strano tipo la Gina. Una bellezza volutamente non esibita, una ambizione celata per potere farsi largo senza attirare l’invidia e l’ostilità di una redazione sospettosa come era quella del Corriere . Insomma, una vera paracula piemontese. Ma brava, molto brava, tanto che nonostante le sue precauzioni attirò troppe attenzioni. Dai vertici della Lega, che non ne sopportavano l’indipendenza e mi perseguitavano per fargli cambiare incarico. Anche i colleghi anziani, i famosi senatori, cominciarono a mettersi di traverso lamentando un suo eccessivo attivismo, invasioni di campo non gradite. Col passare dei mesi la Lega spostò il baricentro della sua attività da Milano a Roma, dove il Corriere aveva una redazione enorme quanto seduta. Alla Gina, che le notizie le raccattava non so come anche dalla capitale, Milano cominciava ad andare stretta. Proposi ai miei capi, per il bene del giornale, di trasferire Gianna Fregonara a Roma ma la risposta fu negativa. Troppe invidie, troppi problemi, anche nelle aziende private i bravi a volte sono visti con sospetto. Così, di mia iniziativa, autorizzai alla Gina incursioni segrete nella capitale, inventando ogni volta sotterfugi e scuse diverse e spesso ridicole. Tornava sempre con la notizia giusta e si aprì la strada con le sue capacità. Anni dopo non tornò più, aveva trovato la notizia del fidanzato giusto. Tale Enrico Letta. E dopo non poca sofferenza, come nelle favole, vissero felici e contenti. Brava Gina, non ci deludi mai». [Alessandro Sallusti, il Giornale 25/4/2013]
• Con Letta si sono sposati a Biella, hanno tre figli: Giacomo, Lorenzo e Francesco. Vivono a Roma, a Testaccio, nel palazzo detto il “Cremlino” perché sede un tempo di una storica sezione del Pci romano.