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 2013  aprile 18 Giovedì calendario

I funerali spettacolari della Thatcher

• Nella cattedrale di Saint Paul a Londra anche la regina Elisabetta, vestita di nero e accompagnata dall’allegro consorte Filippo, era presente ai funerali di Margaret Thatcher. «Cerimonia funebre con onori militari», ovvero un gradino sotto alle esequie di Stato. Duemila invitati di attenta selezione: ex potenti della terra (gli americani Kissinger, Cheney, Baker e Shultz), cantanti amiche come Shirley Bassey, scrittori del calibro di Frederick Forsyth, tutti i tory del dopoguerra, la maggioranza (conservatori e liberaldemocratici) e l’opposizione (Blair, Brown e Miliband) in rispettoso inchino, il cancelliere dello Scacchiere George Osborne, i rappresentanti di 170 nazioni (Mario Monti per l’Italia). Funerale spettacolare e solenne con musiche di Beethoven, Bach, Chopin e Mendelsohn, con le letture sacre eseguite dalla nipote americana, la diciannovenne Amanda, e dal premier in carica, coi veterani delle Falkland schierati al fianco della Royal Navy, della Raf, della Cavalleria, delle Guardie d’Onore, infine con la bara avvolta nella bandiera sul carro da cannone del 1914 e con un mazzo di fiori bianchi dei figli, Carol giornalista e Mark, il gemello. [Cavalera, Cds]

• «Le differenze tra un funerale di Stato e il Royal Cerimonial funeral con il quale è stata sepolta ieri Margaret Thatcher non sono poi molte, e dunque non si tratta di un problema di costi. Il funerale di Stato deve essere approvato dal Parlamento e l’affusto che porta il feretro deve essere trainato da marinai invece che da cavalli, tutto qui. La sfilata militare è solo leggermente più pomposa, ma il resto non cambia e ogni cosa è decisa da tempo, nei minimi particolari. Anche nel 1965, quando si svolsero le esequie di Winston Churchill, il corteo funebre passò lungo Fleet Street verso la cattedrale di St Paul, con la banda delle Guardie che eseguiva la marcia al tempo di 70 passi al minuto, battuti sull’asfalto con la precisione di un cronometro. Come ieri, la Regina e Filippo di Edimburgo salirono insieme la gradinata della Cattedrale poco prima dell’arrivo del feretro, ma in un clima di commozione ben diverso. Decine di migliaia di persone si erano assiepate lungo le strade, a manifestare la grande partecipazione dell’intero Paese. La salma fu portata su una imbarcazione lungo il Tamigi, dove ricevette il tributo di 19 colpi di cannone (due in meno di quelli che toccano ai re) e il saluto delle sirene di tutte le navi all’ancora». [Sabadin, Sta]

• Ricorda Cavalera sul Cds: «Le due grandi donne del ventesimo secolo britannico si incontravano una volta alle settimana, per dovere istituzionale. Margaret Thatcher era cerimoniosa, troppo cerimoniosa, e la cosa non piaceva per niente a sua maestà che ebbe a sottolineare stizzita: “Ma perché sta sempre seduta sulla punta della sedia?”. Che volesse sbrigare in fretta quell’appuntamento di routine a Buckingham Palace o che volesse accentuare la sua deferenza verso i Windsor, comunque l’allora primo ministro Margaret Thatcher innervosiva Elisabetta. E non poco».