Fior da fiore, 17 aprile 2013
Per il Quirinale favoriti Amato e D’Alema • I 5 stelle candidano la Gabanelli • Le bombe di Boston nelle pentole a pressione • La maschera di Anonymous fa ricca una multinazionale • I funerali «troppo costosi» della Thatcher • La ragazza ammazzata dall’ex fidanzato
Boston 1 Secondo gli investigatori, gli ordigni della maratona di Boston erano composti da due pentole a pressione contenenti polvere da sparo e chiodi, poi chiuse in una coppia di zaini o sacche sportive (il killer voleva mimetizzarle con decine di altre ed è riuscito nel suo intento). Quella della pentola a pressione non è un metodo certo inedito. In Italia fu impiegato negli anni di piombo mentre a Parigi comparve in attacchi di una cellula algerina. Nel 2010 un militante pachistano ne aveva sistemata una sulla vettura-bomba a Times Square, New York. Inspire, la rivista qaedista online, in un articolo intitolato «Fai la bomba nella cucina di tua mamma» aveva suggerito l’uso delle pentole esplosive nel 2010 (Guido Olimpio, Cds).
Boston 2 Tre le vittime alla maratona di Boston: Martin Richard (8 anni), Krystle Campbell (29) e una giovane laureata dell’università di Boston che stava terminando un corso di specializzazione. Poi 176 feriti, 19 dei quali gravi.
Boston 3 All’indomani dell’attentato Barack Obama promette giustizia («Chiunque lo abbia fatto, lo troveremo e risponderà davanti ai nostri tribunali») ma resta molto prudente sulla natura dell’attacco: «Non sappiamo chi lo ha fatto né perché, se sia stato pianificato da un’organizzazione straniera o nazionale, o da un individuo ostile». La pista estera non sembra la più probabile per gli inquirenti, la Casa Bianca lo precisa esplicitamente: «Non c’è alcuna indicazione che ci sia dietro Al Qaeda».
Quirinale Domani l’avvio delle votazioni per il presidente della Repubblica. Trattativa serrata tra Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi per la scelta di un candidato condiviso. Tra i nomi per un’eventuale intesa quelli di Giuliano Amato e Massimo D’Alema.
Quirinarie Alle Quirinarie fatte in rete dal Movimento di Beppe Grillo la più votata è stata Milena Gabanelli, seguita da Gino Strada e Stefano Rodotà (Emma Bonino e Romano Prodi si sono posizionati soltanto al sesto e all’ottavo posto). Commento della Gabanelli a Ballarò: «Sono sorpresa, riconoscente e imbarazzata allo stesso tempo. Cosa farò? Ci penserò stanotte, non saprei cosa rispondere, è una cosa più grande di me. Credo che per ricoprire un ruolo così alto ci voglia una competenza politica che non credo di avere». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Bibì e Bibò Le previsioni di Franco Prodi, uno dei sei fratelli dell’ex premier, lunedì, a Un giorno da pecora: «Per me Romano ha l’80% di possibilità di diventare presidente. Sarebbe da stupirsi se non ce la facesse. Anche Berlusconi lo voterebbe alla prima elezione se ci ripensasse, perché Prodi è sempre stato un avversario leale e non è vendicativo. È la persona più buona e dolce del mondo. Da piccoli ci chiamavano Bibì e Bibò, lui era Bibò» (Elsa Muschella, Cds).
Anonymous La maschera di Anonymous - bianca, le guance rosate, i mustacchi e il pizzetto nero pece e il ghigno inquietante - usata dai manifestanti in tutto il mondo, è tratta dal film V per vendetta. Costa da 6 a oltre 50 dollari e i ricavi vanno alla ricca famiglia Usa Beige (produttori di oggettistica per Halloween), alla Time Warner produttrice del film e ad Amazon, che del film distribuisce i costumi. « Il movimento anticapitalista ha insomma finanziato un produttore della old economy, un rentier dei media e di Hollywood, uno dei grandi protagonisti della new economy. Un paradosso antico: è la famosa capacità del capitalista di produrre la corda a cui sarà impiccato, se siete marxisti; oppure è la famosa capacità del capitalista di rigenerarsi in tutte le circostanze, se siete schumpeteriani» (Danilo Taino, Cds)
Funerali 1 Polemiche in Inghilterra perché, per l’ultimo saluto alla Thatcher, David Cameron e George Osborne, il custode delle finanze pubbliche, non hanno badato a spese: sarà la cerimonia di addio più costosa nella storia britannica con quei 10 milioni di sterline (5 per la sicurezza garantita da 4 mila poliziotti) investiti dal governo, pari a 19 milioni e 949 mila bottiglie di latte, due per ogni residente della capitale, o pari allo stipendio annuale di 322 infermieri, ha calcolato Simon Rogers sul Guardian (Fabio Cavalera, Cds).
Funerali 2 I funerali di Winston Churchill, il 30 gennaio 1965, erano costati (ai valori odierni) 2,5 milioni di sterline. Quelli solenni di Lady Diana, nell’abbazia di Westminster il 6 settembre 1997, avevano superato i 7,7 milioni. E quelli della regina madre, il 9 aprile 2002, erano arrivati a 8,3 milioni di sterline (ibidem).
Delitto Denise Morello, 22 anni. Trevigiana, minuta, graziosa, bionda, grandi occhi azzurri, impiegata nello studio di un commercialista, lo scorso gennaio dopo tre anni d’amore aveva mollato il fidanzato Matteo Rossi, 40 anni, commerciante di materassi, che per riconquistarla aveva fatto di tutto, arrivando a comprare, a San Valentino, una pagina di un quotidiano locale per farci scrivere tra i cuoricini «questa follia cucciolo per farti capire quanto sono pazzo di te, Denise. Tuo Matteo». Lei però non solo non era tornata sui propri passi ma l’aveva pure denunciato per stalking e allora lui, l’altra sera, la attese fuori dal lavoro e appena la vide salire in auto si avvicinò impugnando la Beretta comprata giusto un mese prima. Lei urlò «no, non farlo, non farlo» ma lui le sparò un colpo alla testa e subito dopo si puntò l’arma alla tempia e fece fuoco. I cadaveri, trovati uno accanto all’altro sul pavimento del garage. Verso le 19 di martedì 16 aprile nel parcheggio di un supermercato di Montebelluna, nel Trevigiano.
(a cura di Roberta Mercuri)