16 aprile 2013
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Biografia di Maria Cannata
• Torino 2 gennaio 1954. Matematica. Manager pubblico. Direttore del dipartimento del debito pubblico del Tesoro (dal dicembre 2000). Si deve a lei, tra le altre cose, la creazione nel 2012 del Btp Italia, il titolo del Tesoro legato all’inflazione che ha spopolato tra i piccoli risparmiatori.
• Venuta a Roma nel 1966 con tutta la famiglia, si laurea in Matematica alla Sapienza di Roma nel 1977 (tesi sui processi statistici), dopo due anni di insegnamento al liceo e un breve passaggio in Ferrovie, vince il concorso del ministero del Tesoro ed è assunta come statistico presso l’Osservatorio della Direzione generale. «Da qui – ed era il 1983 – sono iniziati i suoi approfondimenti sul debito pubblico che l’hanno portata in contatto con i maggiori esperti della materia italiani e internazionali. E l’hanno spinta a insistere affinché nel 1985 il ministero acquistasse il suo primo personal computer» (Stefania Tamburello) [Cds 16/4/2013]. • «Lega la sua svolta professionale al ’92, quando l’economista Francesco Giavazzi, chiamato al Tesoro dall’allora direttore generale Mario Draghi, decise di valorizzarne la squadra. Dal ’96 al ’98 cura per il ministero la transizione all’euro, nel 2000 è nominata dirigente generale e capo della direzione del debito pubblico, dal 2005 è nel gruppo di governance del network Ocse-Tesoro sulla gestione del debito pubblico» (Alessandra Puato) [Cds 28/11/2011].
• «Sulla sua scrivania transitano ogni anno le centinaia di miliardi di titoli in asta e la gestione complessiva dei circa 2.000 miliardi del debito pubblico italiano. A inizio 2013 ha annunciato che il Tesoro è pronto a lanciare un nuovo Btp a 30 anni, alla luce del rinnovato interesse del mercato» (Andrea Gagliardi) [S24 8/3/2013].
• «Piglio sicuro e tranquillo, modi spicci, diretti e semplici; persino dimessi. Con l’approccio chiaro e sintetico della professoressa. Quando si è trattato di prendere posizioni dure, l’ha fatto, anche pubblicamente, con grande determinazione. Per esempio con (contro) le agenzie di rating, accusate apertamente di aver avuto una parte nella crisi. “Ha la capacità di capire cosa vuole la gente comune, quali sono i bisogni e sa tradurre queste esigenze in azioni”, dice chi la conosce bene. Del suo lavoro lei dice che le piace perché le dà la possibilità di avere una visione globale, perché è vario e interessante. Del resto e questa è una competenza che alla Cannata viene riconosciuta praticamente in tutti gli ambiti, non solo quelli degli economisti e non solo in Italia, anzi in modo particolare all’estero la gestione del debito pubblico italiano dal punto di vista tecnico è tra le più brillanti al mondo» (Vittoria Puledda) [Affari & Finanza 19/3/2012].
• Sposata Bonfrate, un ingegnare conosciuto all’università. Una figlia, Silvia. Ha fama di essere tirchia: «In verità sono solo accorta nelle spese» (Stefano Righi) [Cds 9/7/2007].