Rassegna, 15 aprile 2013
Quirinale, per ora Amato il favorito
• L’impressione generale è che il nome in pole position per il Colle sia quello di Giuliano Amato, apprezzato sia dal Pd che dal Pdl, che in molti giudicano scelta di perfetta continuità rispetto a Napolitano. Resiste Marini, sorretto dall’ala cattolico-popolare del Pd, però rispetto ad Amato con l’handicap dell’ostilità di Renzi. Idem per la Finocchiaro. Scrive Magri sulla Sta: «Chi regge le fila del negoziato tra Bersani e Berlusconi fornisce qualche indiscrezione in più: il consenso che si fa formando intorno ad Amato va tutto a discapito di altri possibili candidati condivisi, tra cui spiccano i nomi di Massimo D’Alema e di Luciano Violante. Ma tutto questo castello di ipotesi si regge sul presupposto che subito dopo il Pdl si acconci a sostenere un governo Bersani, oppure un governo “del Presidente”, senza esigere ministeri in cambio. Fino a questo momento, Berlusconi ha posto invece un aut-au»: o piena dignità oppure si ritorni alle urne entro giugno. Se vuole Amato, del quale ha grande stima, Berlusconi deve innestare la retromarcia».