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 2013  aprile 15 Lunedì calendario

Chi sono gli elettori del presidente della Repubblica • Il partito tedesco che vuole tornare al marco • Lo "Spiegel": italiani ricchi, non servono aiuti • Ogni giorno tremila biciclette rubate • La passione per il vinile • Anche Putin copia


Elettori Numero di donne nominate fra i grandi elettori regionali del presidente della Repubblica: 5 su 58, cioè l’8,6 per cento, poco più di un quarto della presenza femminile del nuovo Parlamento (30,5 per cento). Non c’è un solo esponente del Movimento 5 Stelle (che in Sicilia è il primo partito). Invece c’è, per il Lazio, Mario Abbruzzese, già presidente del consiglio regionale e «quindi di quell’ufficio di presidenza nel quale avveniva la spartizione di quell’assurda e inaccettabile quantità di denaro destinata ai gruppi politici regionali, che poi qualcuno usava per necessità personali». In Toscana non è stato ammesso Renzi, ma c’è il presidente del consiglio regionale Alberto Monaci, «ex deputato della Dc, ex ras della Margherita di Siena, ex dipendente del Monte dei Paschi di Siena. Monaci è il faro politico del presidente della Fondazione che controlla la banca, Gabriello Mancini, e si è svenata tirando fuori più di 3 miliardi e mezzo per comprare l’Antonveneta». Per la Calabria, nominato dall’opposizione di centrosinistra, c’è Sandro Principe, ex deputato del Psi al tempo di Bettino Craxi, due volte sottosegretario con i governi di Giuliano Amato e Carlo Azeglio Ciampi. Poi Vasco Errani, presidente della regione Emilia Romagna, oggi è il governatore regionale che è stato più tempo al potere, secondo soltanto all’ex presidente lombardo Roberto Formigoni. Per la Valle d’Aosta c’è Augusto Rollandin, che era presidente della regione già trent’anni fa (Rizzo, CdS). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Euro In Germania un elettore su quattro è disposto a votare il nuovo partito Alternative für Deutschland fondato dal cinquantenne economista Bernd Lucke. Questi infiamma le folle dicendo: «Non siamo noi antieuropei, è l’euro a distruggere l’Europa. Il ritorno al marco non può essere un tabù, se davvero siamo europeisti dobbiamo dire addio all’euro, tutti noi popoli europei. Non siamo né di destra né di sinistra, siamo per la verità» (Tarquini, Rep).

Ricchezze Lo “Spiegel” di questa settimana conclude un’inchiesta intitolata «Patente di povertà. Come i Paesi europei in crisi nascondono i loro patrimoni» dicendo che i Paesi del sud Europa devono salvarsi da soli, senza aiuti altrui, perché hanno i soldi per farlo. Il punto di partenza del ragionamento sono le statistiche pubblicate di recente dalla Bce sulla ricchezza delle famiglie europee (una famiglia tedesca dispone in media di 51.400 euro, mentre una famiglia in Francia ha in media 114mila euro, in Italia 164mila e in Spagna addirittura 178mila; vedi Fior da fiore del 23 marzo 2013). A proposito dell’Italia scrive lo “Spiegel”: «Ogni giorno ci sono molti suicidi ma c’erano già prima della crisi». La ricchezza mediana delle famiglie italiane, poi, essendo «tre volte quella dei tedeschi», ispira una conseguenza ovvia. Avendo l’Italia un debito pubblico del 130% contro quello tedesco che è all’80%, c’è una sola soluzione perché esca dall’impasse: «Sarebbe più sensato che i Paesi in crisi riducano i loro debiti con le proprie forze: aggredendo maggiormente la ricchezza dei suoi cittadini» (Mastrobuoni, Sta).

Biciclette Ogni giorno in Italia si registrano 3mila furti di biciclette, ma si calcola che in realtà siano almeno il 50% in più (non tutti fanno denuncia). Gli italiani che usano la bici vanno dall’1 al 5 per cento. Nel 2011 sono state vendute più biciclette che auto: un milione 750mila contro un milione 748mila. Nel 2012 c’è stato un incremento di ulteriori 200mila bici (Scalise, Rep).

Dischi Le vendite mondiali di dischi in vinile sono ai massimi livelli dal 1997 e lo scorso anno in Italia sono cresciute del 46%, ma in cifre assolute il valore è ancora poco significativo: 2 milioni di euro su 150 dell’intero mercato discografico italiano (il 20 aprile sarà il Record Store Day: in alcuni negozi di dischi si celebra il vinile mettendo in vendita alcune edizioni limitate) (Laffranchi, CdS).

Odore C’è chi giura di poter indovinare le abitudini del precedente proprietario dall’odore di un disco usato (ibidem).

Copioni Proprio adesso che il premier russo Medvedev è impegnato in una campagna antiplagio e contro i falsi titoli di studio, si è saputo che parti della terza laurea conseguita da Putin sono copiate da testi altrui. La laurea incriminata è quella in Economia, che Putin prese nel 1996. Titolo della tesi: “La progettazione strategica delle risorse regionali sotto la formazione dei rapporti del mercato”. Digitalizzata e inserita nel database della biblioteca pubblica nazionale russa, può essere controllata da chiunque, tanto che uno studioso di Washington scoprì già anni addietro che il 60 per cento delle 218 pagine era stato copiat da un manuale di economia americano tradotto in russo nel 1994. Ora se n’è accorto anche il fisico Andrej Rostovstev, inventore di un software che scopre i copioni, incaricato da Medvedev di scoprire i plagi (Lombardozzi, Rep).

(a cura di Daria Egidi)