Tratto da: Arrigo Petacco, Joe Petrosino. Mondadori, Milano 2001, 12 aprile 2013
Tags : Joe Petrosino
Il carteggio di Petrosino con la moglie e Bingham
Tratto da: Arrigo Petacco, Joe Petrosino. Mondadori, Milano 2001
La Lettera di Petrosino alla moglie e quella a Bingham Palermo, 28 febbraio 1909
Carissima moglie,
sono arrivato in Palermo, mi trovo tutto confuso e mi pare mille anni di ritornare. Non mi piace niente affatto tutta l’Italia che poi quando ne vengo ti spiego. Dio, Dio che miseria! Sono stato malato cinque giorni. C’era influenza e ho dovuto stare a Roma, ma adesso mi sento bene. Dunque tutte le comunicazioni mandale alla Banca Commerciale di Palermo che questa è la mia direzione.
Saluta Angelina, Luigi. Bacia cugino Arturo come pure mio fratello Antonio con la sua famiglia. Compare Carlucci e sua famiglia. Saluta tua sorella e suo marito, alla mia cara Bambina e a te mille e mille abbracci.
Tuo aff.mo fratello (sic)
Giuseppe Petrosino
***
All.mo sig. TheodoreA. Bingham
Assessore alla polizia
Palermo, 1° marzo 1908
Egregio signore,
facendo seguito al mio cablogramma, vi accludo il certificato penale di Candela Gioacchino e altri. Sono stato a letto con l’influenza negli ultimi sei giorni e ho ricevuto appena oggi il vostro cablogramma perché non ho potuto andare a Palermo fino al 28 u.s. Ora sto un po’ meglio e mi metto al lavoro. Vi spiegherò ampiamente tutto nella mia prossima lettera. Non c’è nulla nei casellari penali a carico di Manatteri, Perico e Matranga. Forse troverò qualcosa sul loro conto più tardi.
Devotamente
Joseph Petrosino
P.S.: indirizzare: Banca Commerciale, Palermo, Italia
La Lettera di Petrosino alla moglie e quella a Bingham Palermo, 28 febbraio 1909
Carissima moglie,
sono arrivato in Palermo, mi trovo tutto confuso e mi pare mille anni di ritornare. Non mi piace niente affatto tutta l’Italia che poi quando ne vengo ti spiego. Dio, Dio che miseria! Sono stato malato cinque giorni. C’era influenza e ho dovuto stare a Roma, ma adesso mi sento bene. Dunque tutte le comunicazioni mandale alla Banca Commerciale di Palermo che questa è la mia direzione.
Saluta Angelina, Luigi. Bacia cugino Arturo come pure mio fratello Antonio con la sua famiglia. Compare Carlucci e sua famiglia. Saluta tua sorella e suo marito, alla mia cara Bambina e a te mille e mille abbracci.
Tuo aff.mo fratello (sic)
Giuseppe Petrosino
***
All.mo sig. TheodoreA. Bingham
Assessore alla polizia
Palermo, 1° marzo 1908
Egregio signore,
facendo seguito al mio cablogramma, vi accludo il certificato penale di Candela Gioacchino e altri. Sono stato a letto con l’influenza negli ultimi sei giorni e ho ricevuto appena oggi il vostro cablogramma perché non ho potuto andare a Palermo fino al 28 u.s. Ora sto un po’ meglio e mi metto al lavoro. Vi spiegherò ampiamente tutto nella mia prossima lettera. Non c’è nulla nei casellari penali a carico di Manatteri, Perico e Matranga. Forse troverò qualcosa sul loro conto più tardi.
Devotamente
Joseph Petrosino
P.S.: indirizzare: Banca Commerciale, Palermo, Italia