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 1909  marzo 12 Venerdì calendario

Muore ammazzato Joe Petrosino

• Tra le 20.45 e le 20.50 Joe Petrosino, 49 anni, tenente della polizia di New York, in missione a Palermo, muore ammazzato da tre colpi di pistola in Piazza della Marina, davanti alla cancellata del giardino Garibaldi, sotto a un tabellone pubblicitario con affissi due manifesti: «Questa sera, 12 marzo 1909, alle ore 20, al Teatro Biondo, debutto di Paule Silver, l’eccentrica francese»; «Cuscini di pura lana da lire 1,75 a lire 2». [Petacco, 2001] Trovato con «gli occhi spalancati nello spasimo della morte violenta. L’espressione in volto denota come un fiero senso di rabbia impotente. Le mani piene, con le dita grosse sono sporche di sangue che gli sgorga ancora dalla guancia, dove era stato colpito presso la bocca». [Riva-Viganò, 1994; Petacco, 2001].  
• Indossa un ampio soprabito grigio scuro sopra un completo nero, in testa una bombetta, [Ceruso, 2008] al collo una cravatta di seta marrone, ai piedi scarpe nere, in mano un parapioggia. [Riva-Viganò, 1994]  
• Poco prima delle 20 il tenente Joe Petrosino aveva lasciato il suo alloggio all’hotel de France per andare a cena al caffè Oreto. Ordinò pasta al pomodoro, pesce arrosto, patate fritte, formaggio col pepe, frutta e mezzo litro di vino. La sala ristorante era quasi vuota, a fine pasto entrarono però due uomini che si avvicinarono al poliziotto e «lo salutarono rispettosamente. Essi parlarono con lui restando in piedi. Un colloquio brevissimo. Poi Petrosino li licenziò con un gesto della mano che poteva significare: “Vi raggiungo subito”». Pagò il conto di 2 lire e 70 centesimi, tre con la mancia. [Petacco, 2001] e Uscì. Anziché svoltare subito a sinistra per tornarsene in albergo, il tenente andò dritto costeggiando il giardino Garibaldi, e dopo aver percorso esattamente 207 metri viene colpito da tre proiettili. Uno alla spalla, uno alla gola e uno alla guancia destra. Un quarto finì nella stoffa della giacca. [Petacco, 2001]  
• Il primo ad accorrere sul luogo del delitto, Alberto Cardella, 21 anni, un marinaio in attesa del tram ad una trentina di metri della chiesa di San Giuseppe dei Miracoli. Mentre si avvicina al cadavere vede un uomo staccarsi dalla cancellata del giardino e due individui fuggire in direzione di palazzo Partanna. Un quarto d’ora dopo arrivano sul posto il commissario Frasca, il vicecommissario Li Voti e il delegato Scherma. Poi la piazza piomba nel buio più completo per via di un’interruzione della luce a gas. Il commissario è costretto mandare un passante a procurarsi delle candele. [Petacco, 2001] Ed è a lume di candela che Alberto Cardella deve, per ordine della polizia, eseguire la perquisizione: Nel taschino del panciotto un orologio d’oro americano attaccato a una catena, anch’essa d’oro, ferma al secondo occhiello. Un pezzo di carta con su scritto il numero 6824. «Nella tasca interna rinvennero un biglietto di banca da 50 lire, un libro di chèques, non ché altri quattro biglietti italiani da 5 lire. In un altra saccoccia si trovarono molte buste con indirizzi diversi per Palermo. Su una si leggeva “L. Bonanno, Commission Marchand, 24 Stone St. Room 906, New York” Si rinvennero inoltre circa trenta carte da visita con scritto: “Giuseppe Petrosino, luogotenente di polizia, città di New York, Usa”». [Riva-Viganò, 1994]. E poi una cartolina illustrata indirizzata alla moglie Adelina («Un bacio a te e alla mia bambina che ha compiuto tre mesi lontano dal suo papà»); un taccuino zeppo di nomi di pregiudicati («l’ultima annotazione era dedicata a Vito Cascio Ferro»), e il distintivo americano col numero 285. [Petacco, 2001] Solo allora si sente urlare «È Petrosino, è Joe Petrosino, il poliziotto che arresta quelli della Mano nera» [Sardo 2010]. Il questore di Palermo Ceola che si trovava a teatro per ammirare Paule Silver lascia a metà lo spettacolo per correre sulla scena del delitto.  
• Lista dei sospettati tutti legati alla mafia o alla Mano nera (anche se resta aperta la pista degli anarchici): Paolo Palazzotto, di anni 27, via Speranza 13 Ernesto Militano, di anni 27, via Speranza 29 Salvatore Seminara, di anni 40, via spirito Santo 13 Camillo Pericò, di anni 44, via Santa Cristina 27 Francesco Pericò, di anni 46, via Santa Cristina 27 Pasquale Enea, di anni 49, via Divisi 46 Carlo Costantino, di anni 35, via De Leone 1, Partinico Antonino Passananti, di anni 30, via Roma 45, Partinico Giovanni Ruisi, di anni 40, vicolo della Conceria 2 Giuseppe Bonfardeci, di anni 28 Giuseppe Fatto, di anni 33, via Montalbo 2 Giovanni Dazzò, di anni 36, via Santo Spirito 6 G. Battista Finazzo, di anni 28 via Sperlinga 25 Gaspare Tedeschi, di anni 45, via Celso 67 Vito Cascio Ferro, di anni 47, da Bisacquino [Petacco, 2001]