Rassegna, 12 aprile 2013
Il Csm: Ingroia vada ad Aosta come pm
• Il Consiglio superiore della magistratura ha deciso che Antonio Ingroia deve andare ad Aosta, non a fare il giudice (lì i posti in organico sono tutti coperti) ma il pubblico ministero. Una decisione alla quale l’ex procuratore aggiunto di Palermo non intende sottostare, vedendola come una punizione: «L’unica cosa certa di questa storia è che io ad Aosta andrò solo in vacanza, non a lavorare». La cosa più probabile è che ora Ingroia abbandoni polemicamente la magistratura. Prima delle eventuali dimissioni ci sarà il ricorso al Tar contro le delibere del Csm: sia il diniego a restare fuori ruolo per guidare l’ente «Riscossione Sicilia», su proposta del governatore regionale Crocetta, sia il trasferimento ad Aosta. [Bianconi, Cds]
• Per Merlo di Rep «sembra il giudice che Silvio Berlusconi si inventa per screditare tutti i giudici. E spiace moltissimo sentire gli sghignazzi volgari della destra – “Vai a lavorare” era il titolo del Giornale di ieri – non perché Antonio Ingroia non li abbia colposamente attratti, ma perché l’Antimafia non merita il danno epocale che le sta procurando Ingroia. Anche come perdente, infatti, questo giudice siciliano si sta dimostrando terribilmente inadeguato quale che sia l’esito finale della sua triste parabola di autodistruzione: la politica, la magistratura, la direzione dell’Equitalia siciliana e non come lui ingordamente avrebbe voluto, tutte e tre le cose».