11 aprile 2013
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Biografia di Giulia Innocenzi
• Rimini 13 febbraio 1984. Giornalista. Da ultimo conduttrice di Announo su La7. Già coordinatrice studenti dell’associazione Luca Coscioni, dal 2009 al fianco di Michele Santoro in Annozero (poi confermata nello staff di Servizio pubblico). Tiene un blog personale e uno sul Fatto quotidiano e da maggio 2014 è conduttrice di Announo, talkshow ereditato da Santoro. «Non volevo fare la giornalista. Era un mestiere che non mi appassionava, anche perché non ho mai apprezzato il giornalismo italiano. Ero un’attivista politica. Ma poi ho capito che per incidere sulla vita delle persone è più utile fare bene il giornalista che non il politico di seconda fila».
• Madre inglese e padre umbro, «(...) l’Erasmus a Parigi, poi ospite di una famiglia a Las Vegas, quindi la laurea in Scienze politiche (...)» (Fabrizio Roncone) [Cds 26/9/2008].
• «Il mio babbo, imprenditore, avrebbe voluto che studiassi Economia ed entrassi nell’azienda di famiglia: ha degli alberghi e un tour operator, ora c’è mia sorella con lui. Io invece ho lasciato Rimini, la mia città, per andare a studiare a Roma e seguire la mia passione politica. Mia madre mi ha sempre detto: “Vai, fai quello che vuoi”» [Sanò, Grazia 6/11/2014].
• Di buona famiglia: «Un momento: mio padre doveva fare il contadino, poi ha preso un’altra strada, si è fatto da solo. A Rimini abitiamo in un quartiere popolare, palazzo di otto piani, appartamento piccolo con un solo bagno per quattro persone. Le mie origini me le tengo ben strette. Altolocata non me lo può dire nessuno. Che poi non è una colpa. Come nasci nasci. Dipende da te se diventi un coglione» [Sanò, Grazia 6/11/2014].
• «(...) È cresciuta alla scuola di Marco Pannella e dal maestro ha appreso l’abilità a creare il dibattito. (...) Cominciò con i giovani di An (...) “A 16 anni mi iscrissi ad Azione giovani – ricorda –. Vengo da una famiglia di centrodestra che mi ha trasmesso principi di liberalismo. Il populismo e la demagogia di Berlusconi non mi convincevano, così presi la tessera dei giovani di An senza però conoscerne bene le politiche. Al primo incontro capii che non faceva per me e me ne andai. All’università ho incontrato i radicali”. La lezione di Pannella l’ha imparata bene, battaglie per i diritti e provocazione per tenere viva l’attenzione. (...)» (Francesca Basso) [Cds 31/10/2008].
• « Io non mi sento giovane e non sono giovanilista» [Tecce, Fat 12/11/2014].
• «Quando Giulia Innocenzi fece la sua prima apparizione ad Annozero, area giovani, in piedi, spigliata e polemica, sotto l’occhio famelico di Michele Santoro, il regista inquadrò il volto improvvisamente pallido di Margherita Granbassi. “Un sorriso, e ho visto la mia fine sul tuo viso”. È andata, al femminile, come nella canzone di Battisti: all’improvviso mi hai chiesto lei chi è, lei chi è. Lei è la nuova ventenne di Santoro (...) Ragazza sinceramente democratica, partita da Alleanza nazionale e finita a combattere assieme ai Radicali per il diritto di staccare la spina in caso di bronchite (ironia), si è autocandidata alle primarie dei giovani del Pd, portando una botta di allegria e capelli biondi, ha condotto un programma su RedTv, Punto G, ora si occupa di ItaliaFutura, il pensatoio (advocacy group, per gli intimi) diretto da Andrea Romano e creato da Luca Cordero di Montezemolo. (...) Ha ovviamente un blog ed è molto ambiziosa. (...) Figlia di un albergatore di Rimini (...) arrivata seconda alla segreteria dei Giovani democratici (le hanno preferito uno che parla come D’Alema), iperattiva, festaiola e furba (...)» (Annalena Benini) [Fog 25/9/2009].
• Due giorni il suo primo intervento ad Annozero dal balcone riservato ai giovani «mi chiama un tale che si spaccia per Santoro. Non gli credo. Ci ho messo un po’ a capire che non era uno scherzo» [Chirico, Pan 6/5/2014].
• Nel maggio 2011 ha pubblicato il romanzo Meglio fottere (che farsi comandare da questi) (Editori Internazionali Riuniti), nel febbraio 2012 il libro-intervista a Margherita Hack La stella più lontana (Transeuropa edizioni).
• Nell’ottobre del 2013 è stata bocciata nella prova scritta all’esame per diventare giornalista professionista: «(…) Il kappaò di Innocenzi è stata giudicata una notizia dal quotidiano Libero che ne ha dato conto con una certa perfidia. “Davvero incredibile, per una ragazza che più volte aveva impartito lezioni a destra e manca”. E ancora. “Ora la fidanzata di Pif, ex Iena e applauditissimo alla Leopolda durante la recente convention renziana, dovrà ripartire da capo. D’altronde, diventare professionista non è una passeggiata. Anche se ti chiami Giulia Innocenzi e frequenti ‘una vera scuola di giornalismo’ – così ha definito la sua esperienza di lavoro la stessa Innocenzi (ndr) – come quella di Santoro”. Apriti cielo. Su Facebook e Twitter, ironie e sfottò, ma anche difese a spada tratta, si sono moltiplicate in un istante. Invidie e gelosie professionali, rivalse» (Cds 1/11/2013). La risposta alle polemiche su Facebook, dove la Innocenzi ha pubblicato anche il testo del suo esame considerato insufficiente: «Ci sono persone che si alimentano solo dei misfatti degli altri. Ragionano così: a me va di m…, a te deve andare peggio. Queste persone mi fanno pena, perché sono povere. E anche con tutto l’oro del mondo non si arricchirebbero di certo. Rimarranno sempre dei poracci».
• Nel 2013 ha votato i radicali al Senato e Ingroia alla camera. Nel 2014 ha fatto sapere che non ha più nessuno tessera («Ma resto radicale nell’animo).
• Ha fatto sapere che tornerebbe alla politica solo se ci fosse «un partito in cui mi possa riconoscere al 100 per cento. Al momento non c’è». Sul M5s dice: «Fa battaglie lodevoli, soprattutto quelle ambientali. Ma ho lasciato i radicali perché governava un uomo solo, Marco Pannella. Come potrei ritornare sullo stesso modello?». Sul Pd: «Non vedo quel partito all’americana che sogno, dove può emergere uno come Barack Obama. Matteo Renzi è nato come sgambetto all’ex premier Enrico Letta. Un giochetto di poteri interni. Io stessa mi sono candidata alla segreteria dei giovani del Pd per denunciare le schifezze pilotate. Non mi ci riconoscerò finché rimarrà un partito di persone che vivono di marketing della politica, e non di visione e competenze. Il Pd si perde in mozioni e battaglie congressuali» [Sanò, Grazia 6/11/2014]. Renzi? «Lo votai la prima volta contro Pier Luigi Bersani, poi basta» [Tecce, Fat 12/11/2014].
• Come presidente della Repubblica avrebbe voluto Emma Bonino: «È il mio sogno più grande. Soltanto che l’Italia non è all’altezza di Emma Bonino, questa è la verità» (a Daria Bignardi) [Interviste Barbariche 29/1/2015].
• Per tre anni ha condiviso il suo appartamento con nel quartiere Flaminio con la collega di Panorama Annalisa Chirico (si sono conosciute alla Luiss). Dalla primavera del 2014 convive con il fidanzato Pif: «A Roma, vicino alla Città del Vaticano. Ho sempre un bagno solo, ma siamo in due» (Pierfrancesco Diliberto, vedi).
• In un’intervista a Grazia ha fatto sapere che guadagna meno di Pif («ma se fosse il contrario sarebbe contento per me»)
• «Non mi vedrete mai in un servizio fotografico posato con lui, né mai cercherò di spettacolarizzare la nostra coppia. Qual è stato il piatto più buono che ti ha preparato? Risposta: gli spaghetti con il pesto Buitoni. Giusto per farvi capire come può essere il resto della sua cucina. A casa io faccio da mangiare e lui lava i piatti. Se non ci fosse una divisione dei compiti al 50 per cento, avrei già fatto lo sciopero generale».
• La tv la guarda solo per lavoro. «Oltre le italiane, preferisco Al Jazeera. Guardo anche il Tg1 per capire in che direzione vanno le istituzioni e il sistema italiano» [Tecce, Fat 12/11/2014].
• Ascolta musica hip-hop [Tecce, Fat 12/11/2014].