Rassegna, 11 aprile 2013
Franceschini: «Il Pd rischia la scissione»
• Dario Franceschini racconta che per aver detto che «l’avversario non si può scegliere» e che Berlusconi va riconosciuto «come il leader di 8 milioni di italiani» non ha ricevuto solo critiche «normali, legittime». Ha sentito invece «un rigurgito identitario dentro il Partito democratico. I diessini con i diessini, gli ex popolari con gli ex popolari spinti nel loro antico recinto. Sul mio blog ho visto ripetuta più volte, come un’offesa pesante, la parola “democristiano”. Ora siamo attesi da prove difficili: l’elezione del Quirinale, la nascita di un governo. Tutto può precipitare». [De Marchis, Rep]