10 aprile 2013
Tags : Elena Francesca Ghedini
Biografia di Elena Francesca Ghedini
• Padova 14 novembre 1945. Archeologa. Dal febbraio 2009 membro del Consiglio superiore dei Beni culturali. Docente di Archeologia all’Università di Padova.
• «(...) Direttore del dipartimento di Archeologia a Padova. Nonché sorella di Niccolò Ghedini, l’avvocato di fiducia di Berlusconi e suo “consigliori” nelle faccende giuridiche in materia di giustizia. “E questa è l’unica cosa che in giro si sa di me. Niccolò è tutto il nostro orgoglio, mio e delle mie tre sorelle, è il fratello giovane che adoriamo” (...) È amica (...) del presidente dimissionario Settis. “Lo conosco da 35 anni, come Carandini”. Anche se non si vuol certo paragonare a loro: “Settis, Carandini (...) sono dei luminari dell’archeologia, io sono solo una seria e appassionata professionista”. Però si sente che parlare della famiglia e del fratello le fa piacere. “La nostra è una famiglia molto unita. E, avendo io quasi 15 anni più di lui l’ho molto seguito, fino al momento in cui si è laureato e ha scelto la stessa carriera forense di nostro padre, del nonno e del bisnonno”. Anche Nicoletta e Ippolita oggi sono avvocato, hanno uno studio insieme. Francesca invece (Elena è in realtà il secondo nome), una signora dall’aria un po’ spigolosa come il fratello, primogenita di una famiglia assai agiata di Padova (si riuniscono tutti da sempre nella tenuta di S. Maria di Sala) ha subito manifestato una gran passione per le materie umanistiche, e il padre, che amava le lettere classiche, l’ha incoraggiata. Di politica non si è mai occupata, come del resto le sorelle. Ha seguito invece un percorso tutto accademico, fino a diventare professore ordinario, coordinatore del Dottorato in Scienze archeologiche, presidente del corso di Progettazione e gestione del turismo culturale, direttore della Scuola di conservazione dei beni archeologici e architettonici. Interessata al risvolto sociale dell’archeologia, studiosa delle immagini (rilievi, ritratti) e dell’immaginario (mosaici, affreschi, arti minori) come specchio della società e dei modi di formazione e trasmissione del patrimonio figurativo greco e romano, con più di 200 pubblicazioni. “Amo molto il mio lavoro e se potrò essere utile, ne sarò felice” (...) E par di capire che nel portarla a Roma più che la sorellanza poterono la competenza e le solide amicizie professionali» (Maria Grazia Bruzzone) [Sta 5/3/2009].