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 2013  aprile 10 Mercoledì calendario

L’incontro tra Bersani e Berlusconi • I 5 stelle occupano Camera e Senato • Pancho Pardi, durante l’occupazione del 2010, passò il tempo leggendo un epistolario di Mozart • Beppe Grillo parla di «primavera araba» in Italia • Crolla il potere d’acquisto delle famiglie italiane • La grande alleanza europea anti evasori • In Belgio un sito web parlamentare per segnalare le leggi obsolete

 

Incontri 1 «Dopo anni di insulti lo storico incontro tra il “giaguaro” e lo “smacchiatore” c’è stato, un’ora e dieci di confronto letteralmente nascosti nei meandri della Camera e poi una manciata di minuti di faccia a faccia tra i due leader. Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi si sono visti a sorpresa, anticipando l’appuntamento e spiazzando i giornalisti, che li hanno cercati per tutto il palazzo in un estenuante nascondino. Presenti Letta e Angelino Alfano, gli ex sfidanti hanno parlato nelle stanze della commissione Trasporti e la notizia è che non hanno rotto. “Noi siamo a disposizione, ma no a governissimi” ha ribadito la linea Bersani, via Twitter. Dal “cordiale” vertice non è uscito un nome per il Quirinale eppure Letta è contento: “Un buon incontro. Il metodo è giusto, c’è stato un buon clima”. La verità, ammette il numero due del Pd, è che “siamo all’inizio”. I reciproci sospetti rischiano di pesare ancora sul dialogo. “Non saremo settari, ma non accettiamo scambi né ricatti”, ha ammonito Bersani. Eppure ora l’intesa su un nome “largamente condiviso” è davvero possibile» (Monica Guerzoni, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Incontri 2 L’ultimo faccia a faccia tra Berlusconi e Bersani risale a tre anni fa.

Occupazione 1 L’occupazione grillina della Camera raccontata da Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera: «Dentro, nell’emiciclo, pochi passi dopo le colonne, la capogruppo del M5S, Roberta Lombardi, serissima, ha cominciato a leggere la Costituzione. Il deputato Roberto Fico sbadiglia. Marco Brugnerotto fa segno di no, non è bello sbadigliare (anche perché l’occupazione sta andando in diretta streaming sul sito www.beppegrillo.it). Manlio Di Stefano scrive su Twitter: “Qui con noi c’è pure Civati del Pd”. Tatiana Basilio, su Facebook: “Nemmeno al bagno possiamo andare” (il regolamento della Camera, del resto, è chiaro: in aula si può stare solo durante le sedute; di consequenza, chi esce, stasera, non verrà fatto rientrare). [...] Due ore fa, alla buvette, mentre la Marta Grande faceva scorte alimentari con una crostatina e una spremuta d’arancia, Di Battista giurava di “aver saputo che anche la presidente Boldrini vorrebbe che le commissioni fossero costituite per poter cominciare subito a lavorare”. Nelle fabbriche occupate, nelle scuole occupate, alla fine, dopo un po’, c’è sempre qualcuno che inizia a cantare. E qualcuno che si bacia. “Ma questa è un’occupazione seria!”, ha detto la Lombardi ai cronisti, mettendo su il solito sguardo severo, consueto miscuglio di rimprovero e disgusto. Fico, dentro, continua a sbadigliare. Certi giocano a poker con l’iPad. Molti telefonano ai parenti. La Lombardi telefona a Vito Crimi, che è il capo degli occupanti al Senato. E Crimi le spiega che va tutto bene: a parte Scilipoti che, dai banchi del Pdl, solitario, continua a fissarli, e le luci accese. “Anzi, noi stiamo proprio per uscire. Temo una bolletta pazzesca”. Qui si finisce a mezzanotte e un minuto. Quanto manca?» (Fabrizio Roncone, Cds).

Occupazione 2 L’ultima occupazione fu a Palazzo Madama per iniziativa dell’Italia dei Valori nel giugno del 2010. «Gli undici senatori entrarono in aula a passo di marcia e annunciarono la decisione di restarci tutta notte (il punto era la par condicio); ma il presidio aveva risvolti così poco drammatici che Pancho Pardi passò il tempo leggendo un raro epistolario di Mozart» (Mattia Feltri, Sta).

Golpe «Beppe Grillo, nell’atto di benedire l’occupazione grillina delle aule di Camera e Senato, grida al “golpe”. “I partiti hanno occupato il Parlamento” perché non vogliono insediare le commissioni permanenti, arringa dal suo blog esibendo la fotografia di Monti-Bersani-Berlusconi addobbati con divise tipiche di una giunta militare. Il leader del M5S scrive che “l’Italia non è più una Repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una Repubblica partitica”. Poi, con un’intervista concessa a Elisabeth Braw, che verrà pubblicata sulle testate free press Metro, Grillo attacca la classe politica che non ha il marchio di garanzia del M5S: “Mia figlia di 13 anni avrebbe molto più buon senso e competenza di questi, visti i risultati che hanno fatto. Noi abbiamo messo in campo la classe politica più giovane del mondo...”. Ecco perché, anche in Italia, ci sarà “una primavera araba”» (Dino Martirano, Cds).

Potere d’acquisto Secondo i dati Istat, il potere d’acquisto delle famiglie italiane nel 2012 si è ridotto, rispetto al 2011, del 4,8%. Nel quarto trimestre dello scorso anno, il calo arriva al 5,4%, il dato peggiore dal 1995. Tradotto in euro, per una famiglia di tre persone, la contrazione dei consumi è di oltre 1.600 euro in un anno.

Evasori Grande alleanza antievasione dei cinque maggiori Stati europei per la costruzione di una «anagrafe» continentale dei conti correnti bancari. I ministri dell’Economia di Roma, Berlino, Parigi, Madrid e Londra hanno inviato a Bruxelles una lettera per chiedere che in Europa le informazioni bancarie vengano scambiate, ai fini della lotta all’evasione, «automaticamente e obbligatoriamente » e non solo, come avviene oggi, su singole richieste e rogatorie sui sospetti contribuenti infedeli. Non è escluso che a forzare la situazione sia stata la nuova bomba «Offshore leaks», cioè la lista diffusa nei giorni scorsi di 130 mila titolari di conti correnti nei «paradisi fiscali».

Polli, mucche e peste bubbonica In Belgio sarà aperto un sito web parlamentare su cui tutti i cittadini potranno segnalare quali leggi obsolete mandare al macero. Ad esempio l’articolo 1408 concede di tenere, a chi è minacciato da un pignoramento e inseguito dall’ufficiale giudiziario, una mucca, 12 capre o 12 pecore, e 24 polli con fieno e mangime bastevole per un mese. «C’è poi articolo del Codice civile, il 985, che vieta di stipulare un testamento “in regioni che siano rimaste completamente isolate a causa della peste bubbonica”. Perché ovviamente né preti, né notai, e neppure avidi parenti in lacrime avrebbero accettato di arricchirsi ereditando anche un bubbone. Ma oggi la peste sta esiliata in qualche angolo dell’India, forse, e così l’articolo 985 si avvia alla sepoltura, con prevedibile plauso del popolo sul web. Ancora: una legge del giugno 1937 assegna al re il potere di mobilitare tutte le forze armate nazionali - marina e aeronautica comprese - se mai dovesse scoppiare una guerra nel Congo, antica colonia belga. Ma il Congo, appunto, è fieramente indipendente dal 1960, cioè da 53 anni. Eppure archivisti e fattorini spolverano ancora la cartella con la legge, e non lo faranno gratis» (Luigi Offeddu, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)