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 2013  aprile 09 Martedì calendario

Appunti su Marlene Dietrich

Io Donna, sabato 6 novembre 2010
Insistenze “Ho sempre considerato il sesso qualcosa di estraneo, quasi dovuto alle insistenze dell’uomo. Ne avrei potuto fare tranquillamente a meno” (Marlene Dietrich).

Mariti Fernanda Pivano, sull’aereo da Cuba a Parigi nel 1956: “Come fa ad essere così bella?”. Risposta: “Dormo dieci ore al giorno e faccio l’amore almeno cinque”. “Non credo che mio marito ce la farebbe” ribatte Nanda. “Mica sempre con mio marito”.

Inizi Maria Magdalene Dietrich, nata a Schöneberg (Berlino) il 27 dicembre del 1901, secondogenita di un ufficiale prussiano e di una casalinga. Messa già a quattro anni a studiare francese, inglese, violino e pianoforte, a undici prende a scrivere un diario, a venti fa l’amore per la prima volta con un professor Reitz che le insegnava il violino, a ventuno si presenta a un provino indossando un abito assai vistoso e l’aiuto regista, Rudolf Sieber, perde la testa per lei. Si sposano il 17 maggio 1923. Poco dopo von Sternberg la sceglie per l’Angelo Azzurro.

Impotenti Lo scrittore Erich Maria Remarque confessò alla diva la sua impotenza sessuale, sentendosi rispondere: “Ma è meraviglioso! Potremo semplicemente parlare, dormire, scambiarci tenerezze”.

Gelosia Scenata di gelosia di Jean Gabin: “Mi ha rotto il tuo James Stewart, non sopporto più quel sedano di John Wayne. Non voglio che tu riceva tante lettere da Remarque, intellettuale di merda”.

Remarque L’amore con Erich Maria Remarque durò più di trent’anni. Lui le scrisse 116 lettere nelle quali la chiamava “la più paziente degli arcangeli”, ma anche “piccolo dolce scimmiotto”, “tigre dolce e malinconica”. Alle liriche amorose s’alternavano anche concretezze, come le ricette di piatti tedeschi cucinati da Marlene. Si incontravano a Parigi, New York, Antibes, e intanto lui si risposava con Ise Jutta Zombona mentre lei amoreggiava con Douglas Fairbanks jr., Jo Castairs, James Stewart, Jean Gabin. Il rapporto durò fino al 18 settembre del 1970, quando Marlene gli spedì per telegramma “tutto il suo cuore”. Lui morì una settimana dopo.

Uova Le uova strapazzate che la Dietrich era solita offrire ai suoi corteggiatori: tre uova sbattute con due cucchiai di acqua minerale e due di panna, uno di prezzemolo, uno di erba cipollina, un po’ di sale e pepe, timo e poi fritte per cinque minuti in 200 grammi di burro. Chi le rifiutava perdeva ogni chance di conquistarla.

Crauti J. Edgar Hoover si riferiva a Marlene Dietrich chiamandola “quella mangiacrauti debosciata”.

Kennedy John Fitzgerald Kennedy la invitò un giorno alla Casa Bianca per un aperitivo, alle 18. Puntualissima, fu ricevuta nello Studio Ovale. Lui si presentò un quarto d’ora dopo, stappò una bottiglia di vino rosso e si spogliò. Uscendo dalla stanza, il presidente le chiese: “Hai mai fatto l’amore con mio padre?”. “No”. E lui: “Beh, finalmente un posto in cui sono arrivato prima io”.

Collezioni Nella collezione di oggetti appartenuti alla Dietrich: una foto di Robert Redford con su scritto a mano: “He’s my dream man!”, una lista di “uomini rovinati da Liz Taylor”, una collana regalata da Vittorio De Sica nel ’56, lettere d’amore da parte di Ernest Hemingway ed Edith Piaf.

Fine Morta a 90 anni nella sua casa di Parigi e sepolta a Berlino, accanto alla madre.

Lucrezia Dell’Arti