Rassegna, 9 aprile 2013
Vita e carriera di Margaret Thatcher
• Figlia del droghiere Alfred Roberts, Margaret Thatcher aveva studiato chimica a Oxford e scoperto la passione per la politica nel partito conservatore. Sabadin (Sta): «Aveva sposato il miliardario Denis Thatcher per amore, ma forse anche perché quando hai ambizioni politiche è più facile soddisfarle se tuo marito gioca a golf con ministri e direttori di giornali. Nel 1972, l’anno in cui divenne ministro dell’Istruzione nel governo di Edward Heath, Maggie era considerata da molti parlamentari poco più che “una donna delle caverne reazionaria”: parlava sempre a voce alta, gesticolava, si vestiva male e pensava di nascondere i difetti sotto una montagna di gioielli. I giornali la chiamavano “Margaret Milksnatcher”, ladra di latte, perché aveva deciso di bloccarne la fornitura gratuita alle scuole materne, un passo falso del quale non si liberò mai. Fu il produttore televisivo Gordon Reece a insegnarle a stare al mondo: le fece cambiare acconciatura, le impose abiti più eleganti e sobri, lavorò a lungo sul tono di voce, le insegnò a tenere le mani a posto mentre parlava. Così riassettata, la Thatcher scalò in fretta i vertici del partito, diventandone la prima donna segretario».
• «Nel 1975 si candidò alla leadership del partito e vinse. Quattro anni dopo era primo ministro. La Gran Bretagna veniva dall’inverno del “grande scontento”: scioperi, crisi economica, malessere sociale. Maggie partì lancia in resta. La “società” per lei non esisteva, esistevano solo gli individui; dunque non era necessario nemmeno lo Stato, bastava spronare i meritevoli a cavarsela. Privatizzazioni e tagli alla spesa pubblica aggravarono la recessione. Il sindacato dei minatori incrociò le braccia, ma lei tenne duro, usando la polizia per rompere i picchetti. Per un po’, fu impopolare. Poi l’Argentina ebbe la cattiva idea di invadere le Falkland, lei mandò l’esercito dall’altra parte del mondo e vinse facilmente la guerra, coprendosi di orgoglio patriottico. Sulle ali dell’entusiasmo, la Gran Bretagna si rimise in moto. La Lady di ferro vinse tre elezioni consecutive e forse avrebbe continuato a vincerle, se il suo partito, diviso da gelosie intestine, non l’avesse rovesciata con una congiura». [Franceschini, Rep]
• «Prima donna a Downing Street, la Thatcher non assegnò a nessun’altra donna compiti di rilievo nel suo staff o nel governo. Si faceva consigliare solo dagli uomini e da quattro in particolare. Oltre a Reece, il parlamentare Cecil Parkinson, lo scrittore Ronald Miller, che le preparava i discorsi, e il pubblicitario Tim Bell, una persona così affascinante che, si diceva, persino i cani attraversavano la strada per farsi accarezzare da lui. Furono loro a creare l’immagine della casalinga superstar, che preparava la colazione al marito ogni mattina prima di andare ai Comuni e tornava a casa la sera in tempo per il tè. Le fecero incontrare Rupert Murdoch, che mise il più popolare dei suoi giornali, il Sun, al servizio di questa immagine e ottenne in cambio l’appoggio nella lotta che annientò il sindacato dei poligrafici e cambiò per sempre l’editoria». [Sabadin, Sta]