Rassegna, 8 aprile 2013
Morto Biondi Santi, il patriarca del Brunello
• È morto ieri a 91 anni Franco Biondi Santi, il patriarca del Brunello di Montalcino. Racconta Ferraro sul Cds: «Era stata la sua famiglia a creare il Brunello, selezionando il clone di Sangiovese che costituisce il solo ingrediente di uno dei vini portabandiera d’Italia. Franco Biondi Santi si è sempre battuto per mantenere inalterata la ricetta di un successo mondiale che ha cambiato la vita e la storia di Montalcino. Il percorso vinicolo della sua famiglia inizia nel 1867, quando un Moscadello prodotto da Clemente Santi ottenne una menzione d’onore all’Esposizione Universale di Parigi. Dopo la Prima guerra mondiale, i vigneti vennero rimessi in sesto da Ferruccio Biondi Santi, il nonno, che ideò il nuovo vino. Con il suo bastone, il colbacco, i lunghi cappotti e l’eloquio pacato, Franco Biondi Santi aveva una istintiva avversione per i cambiamenti che potevano snaturare il suo vino. Non ha mai seguito la moda delle barriques, le botti da 225 litri che per anni hanno conquistato i vignaioli d’Italia. Continuava ad usare le grandi botti acquistate dal nonno alla fine dell’Ottocento».
• «È al Greppo che nonno Ferruccio, dopo aver seguito Garibaldi nella Terza Guerra d’indipendenza del 1866, tornò a coltivar le vigne lasciando agli eredi il fucile ad avancarica delle sue battaglie risorgimentali e la formula del Brunello. Si era intorno al 1870, e nelle vigne dei Biondi Santi dopo aver selezionato un particolare clone di Sangiovese e averlo vinificato in purezza, produssero quel vino rosso intenso, corposo, finissimo di gusto. Nel 1888 fondò la cantina e fu Tancredi, figlio di Ferruccio e padre di Franco, a redigere le prime regole di produzione e a vedersi riconoscere nel 1934 del ministero il ruolo di “inventore del Brunello”». [Miravalle, Sta]