Rassegna, 8 aprile 2013
Lavoro: nel 2012 un milione di licenziamenti
• In Italia nel 2012 oltre un milione di lavoratori (1.027.462) è stato licenziato, il 13,9% in più rispetto al 2011, e quasi 330 mila hanno perso il posto di lavoro solo negli ultimi tre mesi del 2012. Gli ultimi dati del ministero del Lavoro (che non distinguono tra licenziamenti collettivi e individuali) delineano un quadro in costante peggioramento: in quattro anni i licenziamenti sono passati da 800 mila (nel 2009) a oltre un milione, e il periodo più nero è stato proprio l’anno scorso, quando gli esoneri sono passati dai 225.689 del primo trimestre ai 329.259 degli ultimi tre mesi del 2012. Da un anno all’altro, c’è stato un crollo dei nuovi rapporti di lavoro: se nel 2011 erano più di 10 milioni e 400 mila, nel 2012 sono diminuiti di quasi 200 mila unità. Al contrario, i contratti cessati nel complesso, tra pensionamenti, dimissioni, scadenze e licenziamenti, sono cresciuti, passando dai quasi 10 milioni e 300 mila del 2011 ai quasi 10 milioni e 400 mila dell’anno dopo. [Santarpia, Cds]
• Solo nell’ultimo trimestre del 2012 le nuove assunzioni (in termini di rapporti di lavoro attivati, dipendenti o parasubordinati) sono state oltre 2,2 milioni, con un calo del 5,8% rispetto allo stesso trimestre del 2011. Assunzioni che corrispondono a poco più di 1,6 milioni di lavoratori coinvolti (-8,2%), con i giovani più penalizzati (-13,9% tra i 15-24enni e -10,9% tra i 25-34enni). [Santarpia, Cds]