Rassegna, 5 aprile 2013
Paradisi fiscali, svelata la più grande rete di evasori
• Due milioni e mezzo di documenti su oltre 120 mila società e fondi di 170 nazioni per un valore stimato fra 21 e 32 trilioni di dollari, l’equivalente della somma dei pil americano e giapponese: è la radiografia di Offshore leaks, la più grande mole di documenti sui paradisi fiscali a diventare pubblica che, misurata in gigabytes, è 160 volte superiore ai files del Dipartimento di Stato americano svelati da Wikileaks nel 2010. Il blitz cibernetico è firmato dal Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (Icij) del Center of Public Integrity di Washington, che al termine di 15 mesi di indagini ha trovato un varco nella protezione dei paradisi fiscali, dalle isole Vergini nei Caraibi alle isole Cook nel Pacifico, impossessandosi dei database di due società offshore – Portcullis TrustNet di Singapore e la Commonwealth Trust Limited delle isole Vergini – grazie ai quali ha ricostruito un network di transazioni, legali e non, che copre 30 anni, si estende sull’intero pianeta ed è stato esaminato da 86 reporter di 46 nazioni. [Martinotti, Rep]
• «Il risultato è un terremoto di rivelazioni che investe oligarchi, finanzieri, imprenditori, professionisti, nomi noti e semplici cittadini in più continenti. Fra i volti più conosciuti c’è Maria Imelda Marcos Manotoc, figlia maggiore dell’ex dittatore filippino, beneficiaria di un fondo alle Virgin su quale ora Manila indaga nel timore che sia frutto della corruzione del padre. (…)Gli americani coinvolti sono circa 4.000, tra cui Denise Rich, moglie del finanziere Marc perdonato da Bill Clinton, titolare di un fondo alle Cook di 144 milioni di dollari, che include lo yacht Lady Joy spesso adoperato per accogliere stelle di Hollywood». [Molinari, Sta]
• I nomi degli italiani sono circa 200 e «L’Espresso» ne anticipa quattro: Gaetano Terrin, ex commercialista dello studio Tremonti; Fabio Ghioni, hacker nello scandalo Telecom; i commercialisti Oreste e Carlo Severgnini, ex consiglieri di Stefano Ricucci. Inoltre il trust delle Cook «Silvana Inzadi in Carimati di Carimate» intreccia tre famiglie, inclusi «i Pederzani». [Molinari, Sta]