4 aprile 2013
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Biografia di Richard Galliano
GALLIANO Richard Le Cannet (Francia) 12 dicembre 1950. Fisarmonicista. Nonna di origini umbre, nonno astigiano • «(...) “Piazzolla mi suggeriva sempre di pensare alla mia musica. ‘Se no rimarrai uno dei tanti’. Ho seguito il suo consiglio” (...) virtuoso del bandoneón e della fisarmonica, considerato l'“erede” del compositore argentino. “Per me è un onore — dice —. Piazzolla è stato un grande amico e un maestro insuperabile. Per molti anni sono stato interprete dei suoi tanghi. Però c'è stato un momento in cui ho dovuto abbandonare le pagine composte da Astor. La sua musica rischiava di soffocare la mia”. Galliano, nato in Costa Azzurra ma di origini italiane, è uno dei nomi di punta della “nouvelle vague” jazzistica europea. La sua agenda è piena di tanti progetti diversi con i quali gira il mondo. (...) Musicista di culto, Galliano è riuscito a rivoluzionare la fisarmonica. Strumento considerato troppo popolare, con lui è riuscito a salire sui palchi più prestigiosi: “Mio padre (...) è stato un maestro di musica e il mio primo insegnante, ma quando ero piccolo essere un fisarmonicista sembrava un handicap. Ascoltavo i jazzisti e pensavo che, forse, avrei dovuto cambiare, imparare la tromba, il sax. Non l'ho fatto”. Galliano è cresciuto fra la malinconia degli chansonnier e la danza popolare “musette”. La sua musica mischia l'improvvisazione jazz alle suggestioni mediterranee, ha varcato il Maghreb e i Caraibi, Brasile e Argentina, ha attinto dalle atmosfere gitane e africane. “È il risultato di tutte le esperienze che ho fatto, delle persone che ho conosciuto. (...) ho registrato anche con Claudio Baglioni. Amo la canzone francese, Juliette Greco e Barbara soprattutto. Il jazz deve essere aperto agli altri suoni per non morire”. La lista delle sue collaborazioni è impressionante: Ron Carter, Chet Baker, Miroslav Vitous, Trilok Gurtu, Joe Zawinul, fra i tanti. Con il trombettista Wynton Marsalis ha (...) presentato un omaggio a Edith Piaf e Billie Holiday. “Uniche nel loro genere, nate lo stesso anno, 1915, ma mai incontrate. La loro mancanza si sente, nessuna ha la loro profondità. Piaf diceva che l'amore è più importante di tutto. Ecco, questa è la colonna su cui si regge la mia musica. Alla cerebralità preferisco la melodia, è il suono del cuore. Lo so, sono un romantico” (...)» (Sandra Cesarale, “Corriere della Sera” 20/8/2008) • La sua fisarmonica, una Victoria nera con la tastiera a bottoni, è stata creata a Castelfidardo, nelle Marche. Formata da 8.000 pezzi, vale 12mila euro: «Ce l'ho da quasi 50 anni: ha una qualità eccelsa e possiede sonorità impensabili negli strumenti moderni». È un regalo della nonna (Claudio Colombo, Corriere della Sera 11/4/2010).