Rassegna, 4 aprile 2013
Corea del nord: via libera all’attacco militare agli Usa
• Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un ha dato l’ordine ai comandi militari di lanciare un attacco nucleare «senza pietà» contro gli Stati Uniti. Come risposta il Pentagono ha dispiegato sull’isola di Guam, nel Pacifico, il più avanzato sistema antimissile in suo possesso al fine di proteggere la base militare considerata la più esposta alla minaccia. Molinari (Sta): «L’escalation di mosse militari in Estremo Oriente vede il regime comunista di Pyongyang protagonista su un duplice fronte: la Sud Corea e gli Stati Uniti. Al mattino di ieri, ora di Seul, i militari della Nord Corea hanno impedito a 480 operai sudcoreani l’accesso al complesso industriale di Kaesong, costruito sul confine del 38° parallelo per testimoniare la volontà di cooperazione economica fra i due Paesi. E il dispiegamento lungo i confini settentrionali della Nord Corea di un crescente numero di reparti militari cinesi lascia intendere che Pechino è consapevole dei rischi legati a un attacco della Nord Corea contro il Sud».
• L’esercito di Kim non ha certo le armi per raggiungere l’America ma è in grado di colpire le installazioni Usa nel Sud o in Giappone. [Olimpio, Cds]
• I missili Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense), in grado di intercettare vettori intercontinentali. Gli Usa ne possiedono due: sono a Ft Bliss in Texas, costano ognuna 800 milioni di dollari e ogni missile intercettore sparato costa 1 milione di dollari. [Molinari, Sta]