3 aprile 2013
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Biografia di Enrico Giovannini
Roma 6 giugno 1957. Economista. Statistico. Ministro del Lavoro del governo Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. Presidente dell’Istat dal 2009 al 2013. Già responsabile statistiche dell’Ocse, l’organizzazione dei Paesi più industrializzati. Docente di Statistica economica all’Università di Roma Tor Vergata. Il 30 marzo 2013, in seguito alle infruttuose consultazioni per la formazione di un governo, è stato chiamato da Giorgio Napolitano a far parte del gruppo dei saggi incaricato di avanzare proposte programmatiche in materia economico-sociale ed europea. Laureato in Economia e commercio alla Sapienza, dal 2002 insegna Statistica economica a Tor Vergata ed è membro del Club of Rome.
• «All’Istituto nazionale di statistica aveva messo piede per la prima volta nel 1982 da ricercatore: aveva 25 anni. Il primo di una serie di incarichi, che lo portano tra l’altro ad occuparsi di studi sulle dinamiche a breve termine dell’economia italiana. Nel dicembre del 1989 inizia la sua parentesi all’Istituto nazionale per lo studio della congiuntura, poi confluito nell’Isae, ma nel 1993 è di nuovo all’Istat per rimanerci fino alla nomina all’Ocse». [g.par., la Repubblica 25/7/2009]
• Superprofessore di statistica che ha addirittura convinto l’Ocse a modificare i modelli di indagine. Il suo pallino è quello di individuare un criterio di benessere che vada oltre quello del reddito. [Libero 3/1/2012]
• Dal 2011 è presidente della Conferenza degli statistici europei, della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite. Presidente del Board del progetto “International Comparison Programme” condotto dalla Banca Mondiale per il calcolo delle parità dei poteri d’acquisto a livello mondiale ed è presidente dello Statistical Advisory Board per il calcolo dell’Indice dello Sviluppo Umano delle Nazioni Unite.
• Durante il governo di Mario Monti è stato a capo della Commissione governativa incaricata di esaminare i redditi dei titolari di cariche pubbliche in sei principali Stati europei, per calcolarne la media ponderata. Nel luglio 2011 si è però dimesso dall’incarico.• Sposato e con due figli, per indole e caratteristiche personali ha sempre preferito evitare i riflettori. Roberto Giovannini sulla Stampa: «Ècattolico e amico di diversi cardinali, ma ha ottimi rapporti anche con il mondo delle Ong e dell’associazionismo più di sinistra con cui ha a lungo lavorato sui temi del welfare e dei nuovi indicatori del benessere, della sostenibilità dello sviluppo e del reddito minimo garantito. [Roberto Giovannini, La Stampa 28/4/2013]
• «È morigerato: lavora molto, non fuma, non beve neanche caffè. Non fa parte dell’élite, non va a feste né bazzica circoli “importanti”, e quando non lavora preferisce la vita in famiglia. Gli piace il rugby, tanto è vero che è andato a vedere a diverse partite del torneo Sei Nazioni; quando può gli piace fare dei giretti in barca a vela – gliene hanno regalato una piccolina per i suoi cinquant’anni – sul lago di Bracciano, dove ha una casa di campagna dalle parti di Anguillara. Non è molto interessato al calcio, ma per tradizioni di famiglia ha una predilezione per la Lazio. Gli piace andare in ristorantini semplici o in trattoria. Appassionato di cinema, e spesso nei suoi interventi e nelle conversazioni ama fare citazioni tratte da pellicole. Il nuovo ministro non ha particolari rapporti o amicizie con i protagonisti del mondo politico e sindacale con cui avrà a che fare nei prossimi mesi, ma è benvoluto». [Roberto Giovannini, La Stampa 28/4/2013]