Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  aprile 03 Mercoledì calendario

Appunti su Marguerite Yourcenar

Io Donna, sabato 28 agosto 2010
Classici «Definendoli classici, si offre un funerale di prima classe a scrittori che nessuno legge» (Marguerite Yourcenar).

Y Marguerite e il padre amatissimo cercano una pseudonimo per la carriera di scrittrice della ragazza, che ha in quel momento 17 anni, e trovano questo “Yourcenar”, risultato dell’anagramma del cognome “Crayencour”. In realtà avanza una “c”, solo che la “Y” è una lettera di forma tanto bella.

Armadio André Fraigneau, giovane stagista dell’editore Grasset, apre un giorno un armadio e trova, in mezzo a decine di scarti, un manoscritto della Yourcenar. Subito se ne innamora. Marguerite, a sua volta, pazzamente presa da lui. Ma era omosessuale.

Omosessuali Del resto, per tutta la vita, quando si trattò di amare un uomo, bisognava che fosse omosessuale.

Brutta «Fisicamente, la trovavo piuttosto brutta. Capisco che possa aver attirato le lesbiche, ma dovevano ben essere le sole a trovarle della bellezza. Lei amava l’amore, è evidente. Amava i bars, l’alcol, le lunghe conversazioni. Cercava senza sosta di sedurre. Ci ha provato con molti miei amici. […]Era il tipo di donna che amava le donne. Tuttavia, ho presto capito che sognava di essere la maîtresse di uomini che amano gli uomini. Era tenace, come per tutto» (André Fraigneau).

Anni Trenta Siamo negli anni Trenta a Parigi, eccola in giro con la fiaschetta del cognac in borsa, va al Thé Colombin, dove si incontrano le donne, gira di notte, quartieri delle prostitute, bar ecc.

Conquistatrice «Fisicamente era una conquistatrice. Non voleva solo conquistare le donne. Voleva conquistare e basta. Sedurre. Parlava un francese magnifico» (Costantin Dimaras).

Storie Altre storie: con Lucy Kyriakos, Edmond Jaloux, Emmanuel Boudot-Lamotte, ecc.

Woolf «È una donna che deve avere un passato: portata all’amore, intellettuale; passa la metà dell’anno ad Atene, ha una relazione con Jaloux, ecc. Labbra rosse: si dà parecchia pena; una francese lavoratrice, amica dei Margerie. Spirito positivo; intellettuale» (Virginia Woolf).

Wagram Nel 1934 l’incontro decisivo con Grace Frick, al bar del Wagram, dove Grace è sola. Le due iniziano a frequentarsi.

Grace Grace Frick, americana del Sud degli Stati Uniti, rimasta orfana molto piccola e cresciuta con uno zio sulla costa Est, Wellesley. Venuta in Francia spesso, in quell’occasione per una questione di eredità. Grace invita Marguerite in America. Marguerite parte nel 1937 per New York.

Casa Grace, «l’amica con cui condivido la casa» (Marguerite quando deve citare Grace).

America Fanno coppia nel Maine. Lei insegna. Grace: «Quando esce dal letto in camicia da notte deve ancora camminare in quel modo là. Come una regina». Charlotte Pomerantz-Marzani, sua allieva: «Era sempre imbottita di drappi, scialli... Vedevamo molto poco del suo corpo, della sua pelle. Faceva l’effetto di una monaca. Amava i colori bruni, i violetti, i neri, aveva un grande senso dell’armonia dei colori. Aveva qualche cosa di misterioso che la rendeva eccitante. E poi c’erano tutte quelle voci sul fatto che vivesse con una donna».

Yves Saint-Laurent Yves Saint-Laurent la vestì con un lungo abito blu, uno scialle di seta bianca le copriva capelli e spalle.

Yourcenar Cittadina americana nel ’47. “Yourcenar” diventa il suo cognome vero. Nel ’49 riceve da un amico certe carte lasciate a Losanna. Vi trova qualche pagina di Memorie di Adriano. Benché non scriva più niente da una decina d’anni, lo completa e lo pubblica.

Amore «L’amore è un castigo: siamo puniti per non aver saputo restare soli» (Marguerite Yourcenar).

Lucrezia Dell’Arti