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 2013  marzo 30 Sabato calendario

Appunti su Silvana Mangano

• Roma 21 aprile 1930 – Madrid 16 dicembre 1989. Attrice, anche di fotoromanzi.

• Figlia di un ferroviere siciliano e di una casalinga inglese, nel 1947 partecipò a Miss Italia (vinse Lucia Bosè). Il film che la consacrò fu Riso amaro (De Santis, 1949). Tra gli altri film: L’oro di Napoli (De Sica, 1954, Nastro d’argento), Il processo di Verona (Lizzani, 1963, David di Donatello e Nastro), Le streghe (Bolognini, De Sica, Pasolini, Rossi e Visconti, 1967, David), Morte a Venezia (Visconti, 1971, Nastro), Lo scopone scientifico (Comencini, 1972, David).

• Ebbe una storia con Marcello Mastroianni (1924-1996). Poi incontrò e sposò il produttore cinematografico Dino De Laurentiis (1919-2010). Si separarono nel 1983. Quattro figli: Veronica, Raffaella, Federico e Francesca.




Appunti su Silvana Mangano


Io Donna, sabato 7 agosto 2010
Lui Hai detto che Riso Amaro è un pessimo film.
«Un film terribile. Un po’ anche per colpa di Gassman. Una di quelle gigionate da vergognarsi per tutta la vita». 
Ha avuto successo. 
«Grazie alle cosce di Silvana Mangano».
(Dino De Laurentiis a Claudio Sabelli Fioretti).

Riso amaro S’era presentata al provino per Riso amaro con Lilli Saraceni, tutt’e due truccatissime, capelli voluminosi, abiti vistosi, ecc. Scartate. Qualche giorno dopo però De Santis sta passeggiando per via Veneto e viene sorpreso dalla pioggia. Nel correre per cercare riparo si scontra con la Mangano, questa volta struccata, bagnata, quasi sofferente. De Santis la provina una seconda volta e la prende.

Lei Gioca a carte, gira per i casinò, ricama a piccolo punto, legge, scrive, beve vodka. Non parla, non dorme, fuma. Tenta d’ammazzarsi nel ’64, a Villa Catena. La salvano il marito e la figlia. Stava sotto le coperte, immobile, ed emanava profumo di tuberose.

Seno De Sica disse che Mangano, Lollobrigida e Pampanini «erano solo seni e gambe». La Mangano: «Può darsi abbia ragione».

Lui e lei Lui devoto, premuroso, amorevole. Lei sprezzante, scostante, fredda. Lui la chiamava con vezzeggiativi. Lei “er padroncino”. O “dottor De Laurentiis”. O, peggio: “dottò”.

Figli Quattro figli: Veronica, Raffaella, Federico, Francesca. Federico muore a 26 anni in un incidente aereo (1981).

A casa «Sono cresciuta in una famiglia dove, a parte il conformismo, non si potevano esprimere emozioni. Pensavo di dover fare felice una madre che mi reputava una stupida e sceglieva ogni cosa per me non ritenendomi all’altezza, e un padre che amo alla follia ma che mi diceva sempre: “e sei intelligente, fai come ti dico io”» (Veronica De Laurentiis).

Tragedia «La morte di Federico ci ha proprio spezzato le gambe... I rapporti tra me e Silvana, diventati sempre più difficili nonostante il trasferimento a New York e l’aggravarsi del suo stato depressivo, si fecero impossibili. In teoria quando succedono queste tragedie dovrebbe esservi un ravvicinamento fra il padre e la madre. Nel caso nostro invece c’è stato un maggior distacco. Come se io avessi considerato colpevole lei, e lei avesse considerato colpevole me» (De Laurentiis a Giuseppe Sarcina).

Uomini Mastroianni che si lamentava della Mangano e della Dunaway, le uniche che lo avevano interessato sul serio e non le aveva avute. Sordi aveva perso la testa. François-Marie Banier, fotografo, che aveva la passione per le belle donne agées e un po’ sole.

Piccolo punto «Sì, ricamo a piccolo punto, lavori sterminati e monacali che diventano arazzi o tappeti. Mi piace la calma, la solitudine dei lavori d’ago, soprattutto mi piace l’esattezza che esigono. La mia vita è molto, molto ordinata: forse ho l’impressione che l’ordine, il nitore, l’impeccabilità o almeno la ricerca della perfezione possano salvaguardare il disordine del mondo e delle passioni».

Filo «Quel rumore del filo che trapassa il tessuto lo sento ancora nelle orecchie.» (Veronica).

Trucco «Si rassegnava al rito del trucco con docile rassegnazione. Era disturbata dalla sua bellezza, soffriva per ogni accorgimento che esaltasse la perfezione dei suoi lineamenti» (Piero Tosi a Brunella Schisa).

Amore L’amore era già finito nel ’72. Si erano trasferiti in America. New York, Los Angeles, New York. Nel 1983, De Laurentiis comunica al mondo che si è fidanzato con Marta Schumacher. La Mangano trasloca a Madrid. Nel 1989 divorziano.

Pagliaccio «La Mangano, povera donna, era complessata. Dopo anni, chiamava il marito  “De Laurentiis”. Era triste. Diceva sempre a Sordi:  “Alberto, fammi ridere” e Sordi faceva il pagliaccio» (Virna Lisi a Giancarlo Dotto).

Pawling Morta dal cancro la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1989. Sepolta a New York, cimitero di Pawling, là dove sta il figlio.

Lucrezia Dell’Arti