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 2013  marzo 27 Mercoledì calendario

Terzi, il silenzio con Monti e i contatti col Pdl

• Racconta Caprara sul Cds: «È andata così: collocato oggettivamente sulla linea di tiro del Popolo della libertà, Terzi si è scansato sapendo che le bordate sarebbero arrivate su Monti. Lo stesso con il quale aveva trascorso buona parte della mattinata a Palazzo Chigi per preparare quanto andava detto a nome del governo nelle sedute pomeridiane di Camera e Senato. Il Pdl è il partito al quale l’ormai ex titolare della Farnesina guarda con maggiore attenzione dai tempi nei quali ha perso potere chi gli aveva fatto ottenere il ministero, Gianfranco Fini. All’incontro a Palazzo Chigi c’erano anche il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, come Terzi promotore della scelta di non far partire i marò resa nota dalla Farnesina l’11 marzo, e collaboratori. Pare che Monti non abbia apprezzato la bozza portata da Terzi, e che abbia voluto modifiche. In ogni caso, da più fonti risulta che i ministri sono usciti dalla riunione con testi nei quali nessuno annunciava dimissioni sul caso di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i fucilieri accusati di aver ucciso nel 2012 i pescatori indiani Ajeesh Binki e Valentine Jelastine scambiandoli per pirati. Verso la fine del suo intervento alla Camera, Terzi è uscito dalla rotta concordata a Palazzo Chigi. Virata sull’annuncio di dimissioni. Coloro che conoscevano il testo preparato sono sobbalzati sulle sedie guardando il ministro degli Esteri nella diretta televisiva».