Rassegna, 27 marzo 2013
Caso Marò, il ministro Terzi si dimette
• Sono le tre e mezza di ieri pomeriggio nell’aula di Montecitorio quando Giulio Terzi, ministro degli Esteri, sta tenendo quella che avrebbe dovuto essere una semplice informativa: «Da ministro ho espresso serie riserve alla repentina decisione di trasferire in India i due marò, ma la mia voce è rimasta inascoltata. Per questo rassegno le mie dimissioni». Il gelo calerà immediato su queste parole inattese, da qualsiasi parte. Dall’interno della stessa aula della Camera, prima di tutto. Poi dal vicino Palazzo Chigi, dove a dichiararsi attonito per questa decisione assolutamente inattesa sarà il presidente del Consiglio Mario Monti. Ma lo stupore più raggelante arriverà dall’alto del Colle. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, infatti, non ha esitato a far diffondere il suo stato d’animo: «sconcertato e stupito». E definisce «irrituale» la decisione di Terzi. [Arachi, Cds]
• Prima di dimettersi Terzi non aveva avvertito nessuno, né il premier Mario Monti, né il presidente Napolitano, né i colleghi ministri. [Arachi, Cds]