Io Donna, sabato 3 luglio 2010, 27 marzo 2013
Tags : Greta Garbo
Appunti su Greta Garbo
Io Donna, sabato 3 luglio 2010
Trii Non solo la Garbo andava a letto con la Mercedes de Acosta nel periodo in cui la Mercedes de Acosta andava a letto con Marlene Dietrich, ma, secondo Richard Newbury, la Dietrich stessa aveva sedotto la Garbo quando questa aveva 19 anni, nei camerini della Compagnia del Teatro di Berlino, «usando la bocca» e riferendo poi che la ragazza «era grande lì sotto» e portava biancheria poco pulita.
Grande «È grande lì sotto, ha i fianchi larghi, il seno piatto, le caviglie grosse. Le faccia perdere dieci chili» (Mayer, il produttore, al regista Mauritz Stiller che le faceva da Pigmalione e l’aveva appena portata in America).
Chili Stiller le aveva già fatto perdere dieci chili.
Tre Probabile storia a tre con Schlee e la moglie, nel ’42, vanno in vacanza insieme eccetera. Lui comanda le due donne a bacchetta. Lei va a vivere nel loro stesso palazzo di New York, quinto piano (gli Schlee stanno al nono). Greta ci mise due anni per riprendersi dalla morte di lui per infarto (1964).
Beaton «Verrò da te quando ne avrò voglia, ma Schlee avrà sempre la precedenza» (a Cecil Beaton, grande fotografo e omosessuale).
Sir «Dear Sir or Madam» (inizio di una lettera alla Garbo di Cecil Beaton).
Scapoli «Proprio quello che fa per noi scapoli» (la Garbo mostrando il suo guardaroba pieno di giacche, camicie, cravatte, scarpe tipo Oxford ecc.).
Schiva «Credo che la Garbo sia talmente schiva che non andrà neppure al proprio funerale» (Billy Wilder).
Case Compra una casa in Chevy Chase Drive e chiude a chiave il secondo bagno, tanto qui non verrà mai nessuno. Della casa di Maberry Road a Santa Monica, comprata nel 1939, arreda solo tre stanze.
Giornata Sveglia alle cinque, tuffo in piscina, alle 9 è agli Studios, altrimenti resta a letto tutto il giorno. In California non piove mai, ogni tanto apre le pompe a pioggia e annega la nostalgia passeggiando a lungo sotto gli spruzzi.
Niente «Greta non diceva niente di importante, non aveva letto un libro, non guardava i giornali, non sapeva niente. Ma era talmente affascinante! Beveva vodka, diventava allegra e faceva risate meravigliose» (Donina Cicogna).
Voyeuse «Lascia che quella strega si masturbi» (a Brentwood, sull’Oceano Pacifico, Marlene calma Jean Gabin che aveva visto la Garbo ritta sul bidone della spazzatura a spiarli).
Tagliaunghie «Una donna delle pulizie che si acconcia i capelli con il tagliaunghie» (John Gielgud).
Sogni «Tutto nei films della Garbo è di qualità scadente o mediocre, di cartapesta: ma tra i films della Garbo e la Garbo c’è un salto di qualità: la Garbo vi sta dentro e, più che illuminare i suoi films, li fa esistere, li fa stare in piedi. La Garbo ‘ingombra’ i suoi films, ma ingombra delle messinscene di cartapesta che vengono vanificate dal suo passaggio e dalla sua apparizione, e quindi si sopportano perché non possono essere che di cartapesta: né più né meno dei luoghi in cui siamo soliti situare i nostri sogni» (Cesare Garboli).
Plastilina «Non trattatela come una creatura umana, non lo è, trattatela come plastilina» (Stiller).
Avara 1 «A cena da lei il menu era sempre quello, uova in gelatina, brodo, a volte roastbeef, crème caramel, portati da una piccola trattoria della Prima Avenue» (Federico Zeri).
Avara 2 Il nome d’arte Garbo trovato da Stiller, oltre tutto permetteva alla signora Greta Gustafsson di non cambiare le cifre sulla biancheria.
Amore «In tanti anni di vita non ho mai ricevuto una lettera d’amore».
Trii Non solo la Garbo andava a letto con la Mercedes de Acosta nel periodo in cui la Mercedes de Acosta andava a letto con Marlene Dietrich, ma, secondo Richard Newbury, la Dietrich stessa aveva sedotto la Garbo quando questa aveva 19 anni, nei camerini della Compagnia del Teatro di Berlino, «usando la bocca» e riferendo poi che la ragazza «era grande lì sotto» e portava biancheria poco pulita.
Grande «È grande lì sotto, ha i fianchi larghi, il seno piatto, le caviglie grosse. Le faccia perdere dieci chili» (Mayer, il produttore, al regista Mauritz Stiller che le faceva da Pigmalione e l’aveva appena portata in America).
Chili Stiller le aveva già fatto perdere dieci chili.
Tre Probabile storia a tre con Schlee e la moglie, nel ’42, vanno in vacanza insieme eccetera. Lui comanda le due donne a bacchetta. Lei va a vivere nel loro stesso palazzo di New York, quinto piano (gli Schlee stanno al nono). Greta ci mise due anni per riprendersi dalla morte di lui per infarto (1964).
Beaton «Verrò da te quando ne avrò voglia, ma Schlee avrà sempre la precedenza» (a Cecil Beaton, grande fotografo e omosessuale).
Sir «Dear Sir or Madam» (inizio di una lettera alla Garbo di Cecil Beaton).
Scapoli «Proprio quello che fa per noi scapoli» (la Garbo mostrando il suo guardaroba pieno di giacche, camicie, cravatte, scarpe tipo Oxford ecc.).
Schiva «Credo che la Garbo sia talmente schiva che non andrà neppure al proprio funerale» (Billy Wilder).
Case Compra una casa in Chevy Chase Drive e chiude a chiave il secondo bagno, tanto qui non verrà mai nessuno. Della casa di Maberry Road a Santa Monica, comprata nel 1939, arreda solo tre stanze.
Giornata Sveglia alle cinque, tuffo in piscina, alle 9 è agli Studios, altrimenti resta a letto tutto il giorno. In California non piove mai, ogni tanto apre le pompe a pioggia e annega la nostalgia passeggiando a lungo sotto gli spruzzi.
Niente «Greta non diceva niente di importante, non aveva letto un libro, non guardava i giornali, non sapeva niente. Ma era talmente affascinante! Beveva vodka, diventava allegra e faceva risate meravigliose» (Donina Cicogna).
Voyeuse «Lascia che quella strega si masturbi» (a Brentwood, sull’Oceano Pacifico, Marlene calma Jean Gabin che aveva visto la Garbo ritta sul bidone della spazzatura a spiarli).
Tagliaunghie «Una donna delle pulizie che si acconcia i capelli con il tagliaunghie» (John Gielgud).
Sogni «Tutto nei films della Garbo è di qualità scadente o mediocre, di cartapesta: ma tra i films della Garbo e la Garbo c’è un salto di qualità: la Garbo vi sta dentro e, più che illuminare i suoi films, li fa esistere, li fa stare in piedi. La Garbo ‘ingombra’ i suoi films, ma ingombra delle messinscene di cartapesta che vengono vanificate dal suo passaggio e dalla sua apparizione, e quindi si sopportano perché non possono essere che di cartapesta: né più né meno dei luoghi in cui siamo soliti situare i nostri sogni» (Cesare Garboli).
Plastilina «Non trattatela come una creatura umana, non lo è, trattatela come plastilina» (Stiller).
Avara 1 «A cena da lei il menu era sempre quello, uova in gelatina, brodo, a volte roastbeef, crème caramel, portati da una piccola trattoria della Prima Avenue» (Federico Zeri).
Avara 2 Il nome d’arte Garbo trovato da Stiller, oltre tutto permetteva alla signora Greta Gustafsson di non cambiare le cifre sulla biancheria.
Amore «In tanti anni di vita non ho mai ricevuto una lettera d’amore».
Lucrezia Dell’Arti