Rassegna, 26 marzo 2013
Mafia, Dell’Utri condannato a 7 anni in appello
• La terza sezione della Corte d’Appello di Palermo ha confermato la condanna a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa per Marcello Dell’Utri. E immediata, caduto lo scudo dell’immunità parlamentare, è arrivata la richiesta d’arresto. Esistono i presupposti perché l’ex senatore del Pdl possa fuggire all’estero prima del verdetto definitivo della Cassazione, sostiene il procuratore generale Luigi Patronaggio che, immediatamente dopo la sentenza, ha chiesto riservatamente ai giudici l’emissione di un ordine di custodia cautelare per Dell’Utri. Che, nel frattempo, dopo aver trascorso l’intera giornata nell’aula bunker di Pagliarelli, se n’è andato a cena a Palermo con i suoi avvocati con la mannaia del carcere sulla testa. Aspettando di conoscere la decisione dei giudici. [Arena, Sta]
• Spiega Zinti su Rep: «Il giallo della vendita a Berlusconi della villa sul lago di Como di Dell’Utri alla vigilia della sentenza della Cassazione dell’anno scorso (che poi annullò la condanna ordinando questo nuovo processo) e il contemporaneo acquisto di una lussuosa residenza a Santo Domingo dove sarebbe andato a rifugiarsi in attesa del verdetto che avrebbe potuto condurlo in carcere, è stata la molla che alle sei e mezza del pomeriggio ha spinto il procuratore generale Patronaggio a chiedere alla corte l’immediato arresto dell’ormai ex senatore del Pdl che proprio in mattinata, aspettando la sentenza, aveva assicurato che a Santo Domingo ci sarebbe andato solo a festeggiare un’eventuale assoluzione».
• «Forse mi ero illuso, ma è chiaro che questo romanzo criminale che i giudici hanno voluto scrivere sulla mia vita e che evidentemente continua a fare audience non poteva finire qui. E allora aspettiamo le prossime puntate» (Dell’Utri subito dopo la sentenza). [Zinti, Rep]