Rassegna, 25 marzo 2013
Napolitano e Gauck uniti nel ricordo della strage di Stezzema
• In quello che lo stesso Giorgio Napolitano ha definito il suo «ultimo atto pubblico», il presidente della Repubblica ieri ha commemorato la strage di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944. Con lui c’era il presidente tedesco Joachim Gauck. I due si sono abbracciati davanti all’ossario e pii si sono raccolti mano nella mano.
• Il 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, sulle alture della Versilia, le SS naziste sterminarono 560 civili, in gran parte bambini, donne e anziani. «Mi inchino davanti a lei e a tutti i sopravvissuti», è stato l’atto di omaggio di Gauck a Enrico Pieri, che si salvò e ha scritto la lettera (recapitata attraverso Napolitano un mese fa durante il viaggio a Berlino) che ha innescato la visita del capo dello Stato tedesco. Polemiche infinite, in Germania la magistratura ha archiviato le condanne italiane per i dieci responsabili del massacro, ancora in vita. «Riconciliazione non è oblio, e se per i tribunali i responsabili non si possono perseguire esiste una colpa storica, morale, politica – ha ammesso Gauck – riconosciuta dall’opinione pubblica, e che non si assolve». [Rosso, Rep]