Rassegna, 25 marzo 2013
Eurozona, intesa nella notte per salvare Cipro
• L’Eurozona ha approvato nella notte una bozza di piano per evitare il tracollo di Cipro e per allontanare il rischio di ripercussioni sulla stabilità dell’euro. Iministri finanziari dell’Eurogruppo, arrivati per una riunione straordinaria a Bruxelles alle 18, hanno dovuto attendere fino a dopo mezzanotte l’esito di una trattativa preliminare con il presidente cipriota Nikos Anastasiades, a sua volta in contatto telefonico continuo con il Parlamento di Nicosia. Il clima è apparso molto teso. Anastasiades avrebbe perfino accusato di volerlo costringere alle dimissioni. [Caizzi, Cds]
• Nella questione di Cipro la posizione di Mario Draghi è determinante, perché la Bce intende chiudere oggi la liquidità a sostegno delle banche cipriote, che dovrebbero riaprire domani (dopo una settimana di chiusura). Di fatto, se non ci fosse l’accordo completo sul salvataggio, diverrebbero insolventi portandosi dietro tutto il Paese. A Bruxelles intendono concedere 10 miliardi purché il governo di Nicosia trovi gli altri sette concordati nel negoziato nel precedente Eurogruppo, poi bocciato dal Parlamento cipriota perché li recuperava soprattutto con una tassa una tantum sui depositi fino a 100 mila euro e su quelli più ingenti. L’Europa ha ora ottenuto di esentare i conti sotto 100 mila euro per rispettare la specifica garanzia Ue valida nei 27 Paesi membri. La nuova proposta colpirebbe solo i depositi sopra 100 mila. La Bank of Cyprus applicherebbe un taglio forte. La Laiki Bank potrebbe addirittura essere chiusa. [Caizzi, Cds]
• Vari media ciprioti hanno rivelato che un ordigno esplosivo ha provocato lievi danni a una filiale della Bank of Cyprus, la più grande dell’isola. [Caizzi, Cds]