Io Donna, sabato 5 giugno 2010, 25 marzo 2013
Tags : Golda Meir
Appunti su Golda Meir
Io Donna, sabato 5 giugno 2010
Premier Golda Meir, premier israeliano tra il 1969 e il 1973, cioè all’epoca del massacro di Monaco (Olimpiadi 1972), chiamata al governo a 71 anni quando era già andata in pensione. Aveva il cancro, non voleva curarsi, tanto è un tumore lento, non voglio restar calva. Ma nessun altro, dopo la morte del premier Levi Eshkol, raccoglieva i consensi dei laburisti di quel Paese, da lei stessa riunificati tre anni prima.
Teiere Per sentirsi meno sola, si metteva a lucidare una teiera.
Beduina Golda, che nel ’48 va a trattare segretamente con Abdullah di Giordania travestita da beduina.
Giovinezza Il padre Moshe, falegname di Kiev poi emigrato a Milwaukee, voleva che smettesse di studiare per sposarsi. Era il 1912, lei aveva 14 anni. Piuttosto – rispose a brutto muso – vado a vivere con mia sorella a Denver.
Nozze Sposò poi a 19 anni Morris Meyerson, illustratore. Ma era già tarantolata dalla politica: marce di protesta, iscrizione alla Poalei Zion, congresso degli ebrei americani nel ’18 dove è delegata del Milwaukee, ecc. Morris deve rassegnarsi al trasloco nella Terra Promessa, cioè la Palestina. «Conobbi mio marito quando avevo appena quindici anni. Lo sposai presto e da lui appresi tutte le cose belle: la musica, la poesia. Ma non ero nata per appagarmi di musica, di poesia, e... Lui voleva che stessi a casa e lasciassi perdere la politica. Invece ero sempre fuori, sempre nella politica e... Certo che ho un senso di colpa anche verso di lui... L’ho fatto tanto soffrire, anche lui... Venne in Israele perché io volevo venire in Israele. Venne nel kibbutz perché io volevo stare nel kibbutz. Affrontò una vita che non gli si addiceva perché era la vita di cui io non potevo fare a meno... Fu una tragedia. Una immensa tragedia. Perché, ripeto, lui era una creatura meravigliosa e con una donna diversa da me avrebbe potuto esser molto felice» (a Oriana Fallaci).
Sassi Due figli, Menachem e Sarah. Mentre lei faceva politica, Morris nel kibbutz si guadagnava da vivere scavando il terreno per estrarne i sassi.
Infarto Efraim Ben Ariel, che era il suo amante dal 1947, la chiese in sposa quando restò vedova nel ’51 e morì poi d’infarto quella sera stessa.
Piatti Il senatore americano John Durward, che venne a Gerusalemme in visita ufficiale e venne invitato a casa sua, dove venne lasciato ad aspettare in salotto. Non c’era servitù, a un certo punto lui si stufò, la raggiunse in cucina e vide che Golda, con tanto di grembiule, gli stava preparando una torta al miele. Alla fine la aiutò a lavare i piatti. Dopo, trattarono finalmente una certa fornitura di armi.
Palestinesi 1 «Quando c’è una guerra e la gente scappa, di solito scappa verso paesi di lingua diversa e religione diversa. I palestinesi, invece, fuggirono verso paesi dove si parlava la loro stessa lingua e si osservava la loro stessa religione. Fuggirono in Siria, in Libano, in Giordania: dove nessuno fece mai nulla per aiutarli. Quanto all’Egitto, gli egiziani che presero Gaza non permisero ai palestinesi nemmeno di lavorare e li tennero in miseria per usarli come un’arma contro di noi. È sempre stata la politica dei paesi arabi: usare i profughi come un’arma contro di noi. Hammarskjoeld aveva proposto un piano di sviluppo per il Medio Oriente, e questo piano prevedeva anzitutto il riassestamento dei profughi palestinesi. Ma i paesi arabi risposero no».
Palestinesi 2 «I palestinesi non esistono».
Premier Golda Meir, premier israeliano tra il 1969 e il 1973, cioè all’epoca del massacro di Monaco (Olimpiadi 1972), chiamata al governo a 71 anni quando era già andata in pensione. Aveva il cancro, non voleva curarsi, tanto è un tumore lento, non voglio restar calva. Ma nessun altro, dopo la morte del premier Levi Eshkol, raccoglieva i consensi dei laburisti di quel Paese, da lei stessa riunificati tre anni prima.
Teiere Per sentirsi meno sola, si metteva a lucidare una teiera.
Beduina Golda, che nel ’48 va a trattare segretamente con Abdullah di Giordania travestita da beduina.
Giovinezza Il padre Moshe, falegname di Kiev poi emigrato a Milwaukee, voleva che smettesse di studiare per sposarsi. Era il 1912, lei aveva 14 anni. Piuttosto – rispose a brutto muso – vado a vivere con mia sorella a Denver.
Nozze Sposò poi a 19 anni Morris Meyerson, illustratore. Ma era già tarantolata dalla politica: marce di protesta, iscrizione alla Poalei Zion, congresso degli ebrei americani nel ’18 dove è delegata del Milwaukee, ecc. Morris deve rassegnarsi al trasloco nella Terra Promessa, cioè la Palestina. «Conobbi mio marito quando avevo appena quindici anni. Lo sposai presto e da lui appresi tutte le cose belle: la musica, la poesia. Ma non ero nata per appagarmi di musica, di poesia, e... Lui voleva che stessi a casa e lasciassi perdere la politica. Invece ero sempre fuori, sempre nella politica e... Certo che ho un senso di colpa anche verso di lui... L’ho fatto tanto soffrire, anche lui... Venne in Israele perché io volevo venire in Israele. Venne nel kibbutz perché io volevo stare nel kibbutz. Affrontò una vita che non gli si addiceva perché era la vita di cui io non potevo fare a meno... Fu una tragedia. Una immensa tragedia. Perché, ripeto, lui era una creatura meravigliosa e con una donna diversa da me avrebbe potuto esser molto felice» (a Oriana Fallaci).
Sassi Due figli, Menachem e Sarah. Mentre lei faceva politica, Morris nel kibbutz si guadagnava da vivere scavando il terreno per estrarne i sassi.
Infarto Efraim Ben Ariel, che era il suo amante dal 1947, la chiese in sposa quando restò vedova nel ’51 e morì poi d’infarto quella sera stessa.
Piatti Il senatore americano John Durward, che venne a Gerusalemme in visita ufficiale e venne invitato a casa sua, dove venne lasciato ad aspettare in salotto. Non c’era servitù, a un certo punto lui si stufò, la raggiunse in cucina e vide che Golda, con tanto di grembiule, gli stava preparando una torta al miele. Alla fine la aiutò a lavare i piatti. Dopo, trattarono finalmente una certa fornitura di armi.
Palestinesi 1 «Quando c’è una guerra e la gente scappa, di solito scappa verso paesi di lingua diversa e religione diversa. I palestinesi, invece, fuggirono verso paesi dove si parlava la loro stessa lingua e si osservava la loro stessa religione. Fuggirono in Siria, in Libano, in Giordania: dove nessuno fece mai nulla per aiutarli. Quanto all’Egitto, gli egiziani che presero Gaza non permisero ai palestinesi nemmeno di lavorare e li tennero in miseria per usarli come un’arma contro di noi. È sempre stata la politica dei paesi arabi: usare i profughi come un’arma contro di noi. Hammarskjoeld aveva proposto un piano di sviluppo per il Medio Oriente, e questo piano prevedeva anzitutto il riassestamento dei profughi palestinesi. Ma i paesi arabi risposero no».
Palestinesi 2 «I palestinesi non esistono».
Lucrezia Dell’Arti