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 2013  marzo 24 Domenica calendario

Bersani ha cominciato le consultazioni per il nuovo governo • Secondo la Banca d’Italia l’incertezza politica può uccidere la ripresa di fine anno • La misteriosa morte di Berezovsky • Lo storico abbraccio tra i due Papi che si dicono «fratelli» • L’immortalità divide la scienza • 99 idee in gara a Londra per il «progetto dell’anno»


Consultazioni Pier Luigi Bersani ha cominciato le consultazioni incontrando le parti sociali e per domani ha convocato la Direzione perché vuole l’impegno a tenere la porta sbarrata a ogni tipo di governo con il Pdl, un impegno che deve valere anche per il «dopo», nel caso in cui non riesca nel suo tentativo. Contemporanemente Berlusconi ha chiamato il suo popolo a raduno, ha definito «precario» l’incarico di Bersani e si è dichiarato pronto alle urne. Ma il segretario del Pd non desiste e annuncia i primi provvedimenti: ci saranno «norme stringenti sul conflitto di interessi, sull’incandidabilità, sull’ineleggibilità. Si riparte mettendoci sul pulito».

Tav I 5 Stelle hanno fanno sapere che non daranno la fiducia a un esecutivo guidato da Bersani «neanche se fermate la Tav».

Crisi La Banca d’Italia, preoccupata per «l’imprevedibilità del quadro politico interno» (teme che lo stallo post-elettorale possa minacciare la ripresa «pur moderata», prevista per la fine dell’anno) fa sapere che dall’inizio della crisi l’Italia ha perso 7 punti di Pil e 600 mila posti di lavoro.

Misteri È un mistero la morte dell’oligarca russo Boris Berezovsky, 67 anni, ex eminenza grigia del Cremlino, da anni riparato in Gran Bretagna dopo essere diventato acceso oppositore di Vladimir Putin, trovato cadavere verso le 11 di ieri (le 13 in Italia) nella vasca bagno della sua casa di Ascot. Oppresso dai debiti non viene escluso il suicidio ma la polizia ha fatto sapere che tiene aperta ogni ipotesi. In questi anni l’oligarca aveva detto di aver subìto numerosi attentati, organizzati da suoi nemici russi. Anche se il Cremlino non veniva citato direttamente, era chiaro che pensava al suo ex protetto Putin. Più volte Berezovsky aveva anche accusato abbastanza apertamente il Cremlino di essere dietro alla morte del dissidente Alexander Litvinenko, suo amico, avvelenato nel 2006.

Due Papi L’incontro tra papa Francesca e Ratzinger a Castel Gandolfo: i due Pontefici si abbracciano, poi pregano in cappella assieme, fianco a fianco sullo stesso banco. Infine discutono, uno davanti all’altro, divisi da un tavolino e da una misteriosa cassetta di documenti. «Entrambi - ma non tutti se lo aspettavano, e non era scontato - vestiti di bianco. “Siamo fratelli”, hanno detto sorridendosi e guardandosi come di fronte a uno specchio che rimanda un’immagine inattesa. A Castel Gandolfo ieri è andata di scena la Storia. Perché la scena di due Papi insieme non si era mai vista, in due millenni. Il vecchio e il nuovo. L’emerito e quello in carica. Il Pontefice dimissionario e l’ultimo eletto dal Conclave. Un evento, più che storico, epocale, benché privato. Perché dopo l’abbraccio e la preghiera, in 45 minuti fitti di colloquio riservatissimo hanno affrontato il futuro della Chiesa. Loro due, da soli, prima di un pranzo allargato ai due segretari» (Marco Ansaldo, Rep.). «Le fonti della Santa Sede assicurano che non si è parlato di Vatileaks, e neppure del dossier in attesa nella cassaforte dell’Appartamento che Bergoglio non intende abitare (lo trova troppo grande, al punto che si sta pensando di frazionarlo, oppure di assegnargli le stanze che furono di padre Georg). Ieri la priorità era stabilire come raccordarsi in futuro, nel rispetto delle diverse funzioni. “È stato un bel tempo” ha confidato Bergoglio, che dopo pranzo si è trattenuto ancora un poco a Castelgandolfo, prima di tornare in eliporto, alle 14 e 42. Ratzinger l’ha accompagnato. Poi è andato a riposare» (Aldo Cazzullo, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Regali «[...] Francesco ha scelto un regalo tra i tanti ricevuti in questi giorni, l’icona della Madonna dell’Umiltà, e l’ha portata a Benedetto: “Mi permetta di dirglielo: appena l’ho vista, ho pensato a lei. Così ho voluto darle un dono, per i tanti esempi di umiltà che lei ci ha donato”. Ratzinger ha ringraziato e gli ha stretto entrambe le mani, mentre Bergoglio ripeteva la parola chiave dell’inizio di Pontificato: “Tenerezza” » (Aldo Cazzullo, Cds).

Talare bianca Nell’incontro di ieri papa Francesca e Ratzinger indossavano ambedue la talare bianca, su di essa il Papa emerito non aveva nulla, mentre il Papa regnante aveva la mozzetta (mantellina aperta sul petto) dello stesso colore e della stessa stoffa della talare, e la fascia intorno alla vita. «Il Papa emerito era dunque più disadorno, ma l’effetto bianco panna era lo stesso» (Luigi Accattoli, Cds)

Scarpe nere Bergoglio aveva le scarpe nere con le quali è arrivato dall’Argentina e che ha sempre usato (al posto di quelle rosse da Papa) dall’elezione a oggi: si dice che siano ortopediche e che gli siano necessarie per indicazione medica (Luigi Accattoli, Cds).

Immortalità Da alcuni mesi, un’équipe diretta da John Martin Fischer, professore di Filosofia dell’Università della California, conduce una ricerca sull’immortalità finanziata da una borsa di studio di cinque milioni di dollari. Il filosofo ha spiegato che la sua «missione», improntata «a seri criteri scientifici, nel rispetto delle tradizioni religiose, è accertare se esistano forme di vita eterna, se esista cioè una realtà ulteriore, soprasensibile, che ci trascenda». Il «Progetto immortalità» di Fischer ha generato notevole interesse - e altrettanta perplessità - per l’autorevolezza del filosofo e per il prestigio della John Templeton Foundation che lo finanzia. Fischer - che ha assegnato ai suoi principali collaboratori (neurologi e teologi, psichiatri e biologi) 250 mila dollari a testa per la ricerca - ha ammesso candidamente di non nutrire grandi aspettative: «È possibile soltanto una maggiore comprensione di interrogativi che da millenni dominano le culture». A spingere la John Templeton Foundation all’iniziativa è stata con ogni probabilità anche l’attenzione destata in America dai sempre più numerosi libri sulle esperienze ai confini della morte. Nel più recente - Milioni di farfalle (in Italia appena pubblicato da Mondadori) - l’autore, il neurologo Eben Alexander, ha raccontato di essere caduto in coma e di avere intravisto il Paradiso. Il collega Oliver Sacks lo ha contestato sulla rivista Atlantic, scrivendo che queste sono allucinazioni che «possono avere un significato spirituale ma che non provano l’esistenza di esseri o di mondi metafisici; provano solo la capacità del cervello di crearli». Ma come quelli precedenti, e come lo studio di dieci anni su 244 pazienti pubblicato dal cardiologo olandese Pim Van Lommel nel 2001 sulla rivista Lancet, il libro di Alexander ha acuito l’ansia di scoprire se l’immortalità esista davvero. (Ennio Caretto, Cds)

Idee Tra le 99 idee in gara al Design Museum di Londra per il «progetto dell’anno»: gli occhiali con lenti regolabili progettati dal docente di Fisica in pensione Joshua Silver (chi li indossa può scegliere la gradazione delle lenti da solo), il tavolo Liquid Glacial dell’architetto Zaha Hadid che sembra fatto di acqua che scorre, e il Kit Yamoya, un pacco di farmaci anti diarrea che verrà distribuito nei Paesi in via di sviluppo senza costi aggiuntivi perché è studiato per collocarsi a perfezione tra le bottiglie di Coca-Cola. Simon Barry, fondatore del movimento ColaLife dal quale è nato il kit: «Com’è, ci siamo chiesti, che la Coca-Cola arriva ovunque mentre per distribuire i farmaci ci sono problemi enormi? Ci sono voluti 15 anni ma alla fine siamo riusciti a trovare la formula giusta per sfruttare la rete di distribuzione già esistente». (Paola De Carolis, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)