Rassegna, 22 marzo 2013
Il Csm: Ingroia vada come giudice ad Aosta
• La Terza Commissione del Csm ha deciso che se Antonio Ingroia vorrà tornare in servizio, dopo l’aspettativa elettorale, dovrà svolgerlo come giudice nell’unica città dove non è stato candidato: Aosta. Ma, al momento, i posti sono già coperti. Da procuratore aggiunto, potrebbe ritrovarsi giudice, magari civile. O addirittura sostituto. La proposta dovrà ora essere sottoposta al plenum per la votazione definitiva. Il leader di Rivoluzione civile minimizza: «Aspetto la decisione del plenum e poi si vede... Ma non è una punizione, hanno applicato la legge». [Piccolillo, Cds]
• La legge dice che i magistrati candidati e non eletti «non possono esercitare per un periodo di cinque anni le loro funzioni nella circoscrizione dove si sono svolte le elezioni». Si è discusso molto in commissione sulle funzioni. La legge non prevede limitazioni. Una circolare del 2009 stabilisce che i pm che si candidano, al rientro, svolgano per 5 anni funzioni giudicanti. Ma Ingroia al momento della candidatura non lo era più. Aveva un incarico in Guatemala per l’Onu. [Piccolillo, Cds]
• È il terzo brutto colpo che Ingroia riceve in pochi giorni, dopo l’apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti da parte del pg della Cassazione, e l’estensione del procedimento da parte del ministro della Giustizia. [Piccolillo, Cds]