Rassegna, 21 marzo 2013
Consultazioni al Quirinale, Napolitano aperto a tutte le strade
• Il primo giorno di consultazioni al Quirinale ha consegnato due certezze. Giorgio Napolitano «ritiene indispensabile dare un governo al Paese il più presto possibile» e «tutte le strade sono aperte», come hanno fatto sapere rispettivamente Laura Boldrini e Pietro Grasso, presidenti di Camera e Senato. Rampino (Sta): «E da questo si deduce quel che dalla fortezza papale spira da giorni se non da settimane: niente ricorso alle urne. Napolitano, oltre a non disporre del potere di scioglimento delle Camere poiché le elezioni politiche hanno rimesso il moto il semestre bianco, le vede come una iattura. E con la crisi economica e di sistema (ovvero: profondamente politica) in corso, non c’è da dargli torto».
• Davanti a Napolitano Nichi Vendola ha rispettato l’impegno di indicare Pier Luigi Bersani come premier, «con il compito di proporre un governo che interpreti il cambiamento e che sia innovativo». Pino Pisicchio (Gruppo misto di Montecitorio) si è augurato «un governo autorevole che sappia trattare in Europa». Mentre Loredana De Petris (Misto del Senato) ha suggerito a Napolitano di proseguire nel «metodo» che ha portato alle presidenze delle Camere. Nel pomeriggio le consultazioni sono riprese con Riccardo Nencini del Psi: «Per noi il candidato naturale a costruire un governo è Bersani». [Bei, Rep]