Comandini, 7 febbraio 1878
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Biografia di Pio IX
• Stamattina alle 4 le condizioni di salute del Papa, colpito da bronchite, peggiorano sensibilmente. Qualche ora dopo dal Vaticano viene dato ordine improvviso di esporre in tutte le Chiese il SS. Sacramento. Il Papa chiede i Sacramenti che gli sono amministrati dal cardinale Panebianco. Nel pomeriggio le condizioni continuano a peggiorare. Alle 1 ? il Papa entra in agonia. Tutti i cardinali, il Corpo Diplomatico, gli alti funzionari civili e militari pontifici si recano al Vaticano, dove regna un grande movimento e una grande costernazione. La città invece è calma. Ma alle 3 pom. si diffonde la notizia della morte del Papa. Alle ore 3 pom. anche dal ministero dell’Interno è inviato il seguente avviso al Senato e alla Camera dei Deputati: Giunta notizia Ministero morte Papa alle 2.30. La notizia è poi smentita. Alle 5 pom. si legge al Parlamento un comunicato ufficiale del ministero degli interni che dice: «Sospendete qualunque notizia ufficiale: la morte del Papa non è confermata». Alle 5 ? pom. il Papa muore, assistito da monsignor Marinelli sagrista e monsignor Bilio cardinale penitenziere. Alla sua morte i cardinali e il Corpo Diplomatico abbandonano il Vaticano e il SS. Sacramento viene ritirato da tutte le Chiese. La città è impressionata da questo avvenimento, ma conserva l’aspetto ordinario. I giornali si comperano e si leggono avidamente. Il conte Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Sinigallia il 13 maggio 1792. Nel 1815 la sua malferma salute gli impedì di entrare nelle Guardie nobili e scelse la carriera ecclesiastica. Studiò nel collegio di Volterra, fu ordinato prete e mandato in missione al Chili nel 1823. Ritornò in Europa nel 1825; fu nominato canonico incaricato della direzione dell’Ospizio Apostolico di S. Michele, fatto arcivescovo di Spoleto nel 1827 da Leone XII, vescovo d’Imola nel 1832 da Gregorio XVI e cardinale nel 1840; infine, alla morte di Gregorio XVI, ascese al Pontificato nel giugno 1846. I suoi primi provvedimenti governativi destarono un grande entusiasmo il quale cominciò a scemare quando il 12 luglio 1847 proibì le dimostrazioni popolari, e specialmente dopo l’allocuzione del 29 aprile 1848. Il 14 maggio 1848 pubblicò una Costituzione, ben accolta dalla popolazione e nello stesso anno prese parte con un corpo di 17.000 uomini alla guerra contro l’Austria. Il 4 maggio, in seguito alle agitazioni popolari, capitanate da Ciceruacchio, nominò ministro T. Mamiani, e scrisse all’Imperatore d’Austria consigliandogli di rinunciare volontariamente alle sue province italiane. A Mamiani, cui fu reso impossibile, ad onta di ciò, di attuare un programma veramente liberale, succedette il Fabbri e a questi, il 15 settembre, Pellegrino Rossi, assassinato il 15 novembre. Il giorno successivo scoppiò la rivoluzione che impose al Papa un ministero Mamiani, Galletti e Sterbini; allora Pio IX fuggì a Gaeta. Nel 1859-60 perdette le Legazioni, le Marche e l’Umbria. L’8 dicembre 1864 pubblicò una Enciclica che fu considerata come la risposta alla Convenzione di Settembre conclusa lo stesso anno fra la Francia e l’Italia. Il 5 gennaio 1865 pubblicò il Sillabo. Con Bolla del 29 giugno 1868 Pio IX, che aveva già proclamata l’Immacolata Concezione, convocò per l’8 dicembre 1869 il Concilio Ecumenico in cui stabilì il dogma dell’infallibilità pontificia. Nel 1870 perdette ogni avanzo del potere temporale. Muore a 86 anni, dopo 32 anni di un Pontificato che fu senza dubbio il più tempestoso di tutta la Chiesa.