Rassegna, 20 marzo 2013
Merkel avverte Cipro: dovrà negoziare con Bce-Ue-Fmi
• In una telefonata con il presidente cipriota, Angela Merkel ha chiarito che Cipro dovrà negoziare le condizioni per il salvataggio direttamente con la trojka Bce-Ue-Fmi. Ma è chiaro che «finché il Parlamento di Nicosia non avrà deciso, non ci sarà nessun programma di aiuti», ha puntualizzato una fonte governativa tedesca sentita dall’agenzia Dpa. Finché Cipro non avrà trovato un modo per mettere insieme i 5,8 miliardi che avrebbe ricavato dal prelievo forzoso sui conti, il Bundestag non voterà gli aiuti. La Bce ha fatto sapere in serata che comunque «riafferma il suo impegno a fornire la liquidità necessaria all’interno delle regole esistenti». Ma il responsabile delle Finanze cipriota è volato a Mosca per chiedere aiuti anche alla Russia. [Mastrobuoni, Sta]
• Dopo la protesta contro il prelievo forzoso, la Commissione Ue ha fatto trapelare attraverso fonti che durante il negoziato avrebbe fatto pressioni per escludere i conti sotto i 100 mila euro dalla tassa. Anche Christine Lagarde, direttrice del Fmi, ha detto che «sosteniamo le intenzioni delle autorità cipriote di introdurre un’aliquota progressiva», insomma una differenziazione tra l’aliquota da applicare ai risparmi sotto quel limite. Il responsabile dell’Economia spagnolo, De Guindos, si è unito al coro definendo «sacri» i depositi sotto i 100 mila euro. E in Italia il presidente di Confindustria Squinzi ha stigmatizzato il «pericoloso precedente» che «trasformerebbe l’Europa in matrigna». L’intesa scaturita dall’Eurogruppo di venerdì e bocciata ieri aveva proposto sotto quel limite un prelievo del 6,75%. Oltre dieci volte quello di Amato del ’92. [Mastrobuoni, Sta]