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 2013  marzo 17 Domenica calendario

La sorella di papa Bergoglio: come un padre

• «Quando papà è morto, Jorge si è occupato di me, mi è sempre stato vicino, mi ha fatto un po’ da papà, anche se era molto preso dalla sua Compagnia di Gesù». Durante il conclave si sono sentiti più di una volta: «Ma di che cosa stesse accadendo in Vaticano non abbiamo discusso mai. Lui non diceva, io non chiedevo. Solo l’ultima sera l’ho sentito un po’ nervoso, ma è comprensibile no? Non ha mai desiderato diventare Papa. Diceva “figurati, non sono la persona giusta”, e io pregavo affinché non lo diventasse, ancora non ci posso credere. [Andrea Carugati, Il Messaggero 15/3/2013] Non posso ancora credere che è diventato Papa. Quando è partito per Roma ci siamo salutati come sempre. Jorge ama Buenos Aires e amava il suo lavoro qui. Ha lasciato perfino la casa in curia un po’ in disordine, qualche libro sul letto, lettere da aprire, la spesa fatta, come se dovesse tornare subito. No, non ci ho ancora parlato, ma ho deciso da sola, prima che fosse lui a chiederlo agli argentini, di non spendere i soldi del viaggio per Roma. Lo vede come siamo in sintonia? So che quando lo incontrerò ci abbracceremo senza dirci nulla. Senza scene, soprattutto se in pubblico. Perché siamo italiani del nord: le emozioni sono profonde ma restano dentro» (Maria Elena Bergoglio). [Omero Ciai, La Repubblica 17/3/2013]