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 2013  marzo 17 Domenica calendario

Il commento di Carlo Verdone sul nuovo Papa

• Carlo Verdone scrive sul Messaggero: «La Roma dei credenti negli ultimi giorni trasmetteva attesa e smarrimento. Perché il Papa rappresenta una sorta di protezione, di riferimento. Sono convinto che anche un non credente, trovandosi ad avanzare con gli anni verso le fatiche della vecchiaia, non può non coltivare un frammento di speranza. (...) Mercoledì sera, con rapidità sorprendente, ci è apparso un uomo che in molti ha ispirato subito una grande fiducia. Soprattutto nei romani, attenti alle tre volte che Papa Francesco ha pronunciato il nome di Roma. Roma intesa come centro della fede, ma anche Roma amata dal nuovo Papa che ha dimostrato da subito un forte legame con la città. Sentivo ieri al bar tanti commenti. Quelli della gente comune, in genere i più lucidi e attenti nella loro semplicità. “M’è piaciuto che nun ci aveva l’ori addosso, come i faraoni. Ber segno!”, diceva il barista di spalle mentre preparava il cappuccino per un cliente. ”Nun era pe’ gnente emozionato…“, aggiungeva una signora tarchiata con una busta piena di medicine. Le replicava un segaligno miope sulla settantina: “E’ ’n gesuita, signo’. Quelli nun se spaventano manco co’ le cannonate!”». [Carlo Verdone, Il Messaggero 15/3/2013]