17 marzo 2013
Tags : Francesco I - Jorge Mario Bergoglio
Ecco perché mi chiamo Francesco
• «Vi racconto la storia. Nell’elezione io avevo accanto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche prefetto emerito per il Clero, il cardinale Claudio Hummes: un grande amico. Quando la cosa stava diventando un po’ pericolosa, lui mi confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, è giunto l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui mi ha abbracciato e mi ha detto: “Non dimenticarti dei poveri!”. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri», ha sottolineato Bergoglio toccandosi il capo. Peraltro non è un caso che Hummes appartenga all’ordine dei Francescani. «Poi, subito in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi. E Francesco è l’uomo della pace» (papa Bergoglio nella prima udienza pubblica nell’aula Paolo VI sabato 16 marzo 2013).
• «Vorrei una chiesa per i poveri».
• «Molti mi hanno detto ti dovevi chiamare Adriano per essere un vero riformatore, oppure Clemente per vendicarti di Clemente XIV che abolì la Compagnia di Gesù» (papa Bergoglio nella prima udienza pubblica nell’aula Paolo VI sabato 16 marzo 2013). [Marco Ansaldo, la Repubblica 17/3/2013]