Fior da fiore, 13 marzo 2013
Fumata nera in Vaticano • A Roma durante il periodo del Conclave un appartamento vista Sistina costa 8mila euro • Napolitano critica la marcia del Pdl ma chiede equilibrio anche ai magistrati • Berlusconi punta al voto a giugno • Record di aziende protestate per la crisi (47mila) • In aumento le imprese americane che spiano i dipendenti • Autostrade verdi per far tornare le farfalle in città
Fumate Dal comignolo sul tetto della Cappella Sistina ieri sera alle 19.41 è uscito, come prevedevano tutti, un fumo nero. Quindi la prima votazione dei 115 cardinali elettori non ha eletto il nuovo Papa. Ma il successore di Benedetto XVI sarà scelto se non oggi - si dice - domani. Il cardinale di New York Timothy Dolan: «Prevedo l’elezione del Papa entro giovedì sera e la messa inaugurale il 19 marzo, per San Giuseppe». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Pane e acqua Sistema adottato dal popolo «devoto ma spiccio» durante il Conclave iniziato nel 1268 a Viterbo: «Visto che i 17 cardinali elettori tergiversavano da un anno, li murarono nell’edificio lasciando solo un varco nel tetto per passare loro pane e acqua e poco altro, ci vollero ancora un paio d’anni ma funzionò: habemus papam (Gregorio X)» (Gian Guido Vecchi, Cds).
Tv Ratzinger, a Castel Gandolfo, ha seguito tutti gli eventi del Conclave alla tv.
Affitti A Roma, dal giorno in cui Benedetto XVI ha annunciato le dimissioni, in vista dell’arrivo di pellegrini e giornalisti per l’elezione del nuovo Papa si sparano per gli affitti prezzi da capogiro: fino a 8mila euro per un appartamento a disposizione per tutto il periodo del Conclave, che possono aumentare di quattro volte se è provvisto di terrazza ed è nell’ambitissima via della Conciliazione. Aumentati del 125% rispetto alle normali tariffe di questo periodo, come denuncia Federconsumatori, anchei prezzi degli alberghi, che arrivano a sfiorare, secondo il motore di ricerca Trivago, i 160 euro a notte (Flavia Amabile, Sta).
Politica e giustizia Napolitano ha espresso «rammarico» per la marcia dei parlamentari del Pdl davanti al Palazzo di giustizia di Milano, ma ha anche chiesto equilibrio ai giudici: «Serve rispetto reciproco tra politica e giustizia» e «bisogna garantire la partecipazione politica di Berlusconi». Il presidente esclude tuttavia, definendola «un’aberrante ipotesi», che vi siano «manovre tendenti a mettere fuori gioco - per via giudiziaria come con un inammissibile sospetto si tende ad affermare - uno dei protagonisti del confronto democratico e parlamentare nazionale».
Uveite e orchite Beppe Grillo in un intervento sul suo blog, dopo aver espresso «piena solidarietà ai magistrati di Milano», scrive che «Berlusconi ha paura di fare la fine di “Bottino” Craxi, ma sarebbe invece la sua fortuna. Si faccia condannare al più presto senza attenuanti e prima dell’arresto si dia alla latitanza. Ci guadagnerà in salute. Guarirà dall’uveite e gli italiani guariranno finalmente dall’orchite con cui li affligge da vent’anni».
Elezioni Berlusconi, dopo aver ricevuto al san Raffaele il sondaggio Euromedia della Ghisleri che gli dice che il centrodestra cresce ancora fino a diventare maggioranza, il Pd cala e Grillo sta accusando il colpo di essere entrato in Parlamento, sarebbe determinato ancora di più nel puntare tutto sulle elezioni a giugno.
Protesti In aumento le aziende protestate per la crisi: nel 2012, secondo il Cerved, sono state 47 mila, con un’impennata del 45 per cento rispetto al 2007. E i mancati pagamenti sono spesso l’anticamera del default, tant’è che l’anno scorso hanno dichiarato fallimento 12 mila aziende, segnando il record del decennio (Luisa Grion, Rep).
Dipendenti «tracciabili» In molte imprese americane è sempre più diffusa l’abitudine di spiare il comportamento dei dipendenti, compresi gli spostamenti dentro e fuori l’azienda, quando sono in servizio. Gli strumenti, con lo sviluppo delle tecnologie digitali, sono, ormai, i più disparati: dagli Rfid, sentinelle in miniatura, sparpagliati su scrivanie e scaffali che registrano anche i movimenti in una stanza, ai badge con microchip incorporato che misurano perfino la durata delle soste in bagno. I datori di lavoro dicono che queste tecnologie sono utilizzate non per controllare i singoli, ma per studiare i comportamenti collettivi dei dipendenti. «Giorni fa, ad esempio, il Wall Street Journal ha raccontato di alcune società che stanno usando in via sperimentale sensori e nuovi software di controllo. Una volta compreso che i dipendenti più produttivi sono quelli che interagiscono maggiormente con gli altri e verificato che negli intervalli del pranzo molti restavano in ufficio a consultare le email o consumavano il pasto conversando con un solo collega, queste aziende si sono sforzate di rendere più attraenti le mense e anche di favorire i contatti interpersonali. Come? Ad esempio sostituendo i tavoli da quattro con altri, più grandi, ai quali possono sedersi anche 16 persone. O riducendo volutamente i punti di rifornimento delle bibite per creare, con le file, altre occasioni d’incontro [...] Difficile distinguere tra aspetti utili e agghiaccianti di questa ubiquità dei controlli: in molti luoghi di lavoro i dipendenti già hanno cambiato il modo di muoversi e di esprimersi, sentendosi spiati. Ma la tendenza è destinata a diffondersi comunque, per almeno due ordini di ragioni: la necessità delle aziende di ristrutturarsi recuperando efficienza e l’enorme disponibilità di dati a costi irrisori. Per sorvegliare non c’è più bisogno di assumere un investigatore privato: basta affondare le mani in Big Data e disseminare gli uffici di sensori e telecamere che costano qualche spicciolo. Al resto pensa il software» (Massimo Gaggi, Cds).
Farfalle Sta per partire a Milano un progetto scientifico chiamato “Effetto farfalla” (sarà presentato venerdì alla fiera “Fa’ la cosa giusta”) per riportare i lepidotteri nelle nostre città. Gli ideatori - Gustavo Gandini, docente di Genetica della Conservazione presso la Facoltà di Veterinaria dell’Università di Milano, Gianumberto Accinelli, entomologo, e Geraldina Strino, responsabile dell’associazione Civiltà contadina - coinvolgeranno i cittadini chiedendogli di seminare sui balconi, i davanzali, i terrazzi delle loro case, oltre che nelle aiuole condominiali, le piante di cui si nutrono le farfalle, come il finocchio selvatico o il prezzemolo. Scopo: creare dei corridoi biologici che uniscano tra loro i diversi parchi urbani. Il precedente a cui guardano i promotori, unico noto al mondo, è la fortunata esperienza fatta dalla municipalità di San Francisco negli anni Ottanta, quando la bellissima farfalla blu della California venne salvata dall’estinzione grazie alla realizzazione di tante piccole oasi urbane ricche di lupino selvatico, di cui si nutrono questi lepidottori. Nel giro di pochi anni, le farfalle blu tornarono a riempire le strade. (Carlo Brambilla, Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)