Fior da fiore, 10 marzo 2013
L’uveite di Berlusconi non ferma il processo Mediaset • Il Cavaliere si sente «come Craxi» • L’indirizzo mail dei 5 stelle per i curriculum degli aspiranti portaborse • Gli scapoli d’oro di Forbes • La Casa Bianca chiusa per tagli
Collirio I giudici del processo Mediaset hanno mandato a Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele per un’infiammazione agli occhi (uveite bilaterale), due medici - un professore del Policlinico (Troiano) e un medico legale (Goj) - che hanno eseguito la visita fiscale. Il responso: Berlusconi va curato col collirio e «non sussiste un impedimento assoluto» a partecipare al processo, «pur dovendosi sottolineare» che i lamentati sintomi dolorosi «possono interferire sull’efficacia psicofisica del soggetto». Commento di Fabrizio Cicchitto: «Medici nazisti su indicazione di un tribunale stalinista sono andati da Berlusconi e hanno emesso un verdetto disgustoso».
Uveite «Pensiamo alla pallina da tennis. L’occhio è simile. Ha una cavità centrale circondata da tre differenti strati di tessuto. Il più esterno è la sclera (la parte bianca del bulbo oculare), il più interno è la retina (simile alla pellicola di una macchina fotografica), in mezzo c’è l’uvea. Se si infiamma questo strato si parla di uveite. Colpisce a qualunque età, più le donne degli uomini. L’uvea è ricchissima di vasi sanguigni e nutre la maggior parte delle strutture dell’occhio. Per questa ragione un processo infiammatorio che la colpisce può danneggiare altre parti dell’occhio. Si può rischiare una riduzione visiva permanente ed, in alcuni casi, la cecità. L’errore più comune? Scambiare un’uveite per una banale congiuntivite. I sintomi? Ipersensibilità alla luce, offuscamento della visione, dolore, rossore oculare. Le cause dell’uveite? Spesso infierisce quando l’organismo è debilitato da infezioni virali, funghi, parassiti. Può essere conseguenza di un trauma oculare. Spesso la causa resta misteriosa. E c’è anche l’uveite “simpatica”: l’occhio sano si ammala quando l’altro è gravemente infiammato» (Mario Pappagallo, Cds)
Infermiere Saputo che il suo ricovero non è più sufficiente per bloccare l’ennesima udienza processuale il Cavaliere s’è sfogato con le infermiere: «Vogliono farmi finire come Craxi. Vogliono farmi scappare. Mi perseguitano dal ’94. Ho dovuto spendere 400 mila euro in avvocati». Per il primario di Oculistica, Francesco Bandello, «resta giusto il ricovero»: «Se poi il magistrato ritenga o meno questa situazione clinica sufficiente a giustificare che l’ex premier non si presenti in un’aula di tribunale, non è cosa che mi compete». Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi: «Tutti i pazienti sono trasportabili, anche quelli in coma. È una questione di buon senso e di umanità» (Simona Ravizza, Cds)
Portaborse I Cinque Stelle cercano i portaborse online. Sceglieranno i collaboratori di deputati e senatori dopo aver vagliato i curricula da spedire sull’email del Movimento (curricula@movimento5stelle.it). Si cercano «assistenti legislativi con laurea in materie giuridico-economiche con indirizzo pubblico, una profonda conoscenza del diritto costituzionale e diritto parlamentare». Richiesta anche la conoscenza approfondita dei principali «applicativi software di scrittura, database e fogli di calcolo. Ed è indispensabile un’ottima conoscenza di Internet, dei social network e della posta elettronica». La capogruppo Roberta Lombardi: «Sceglieremo i migliori tra i curricula che riceveremo, perché vogliamo svolgere un lavoro eccellente» (A. Mala., Sta).
Scapoli d’oro Forbes ha fatto la classifica dei dodici scapoli più ricchi del mondo. Età media di 39 anni e patrimonio complessivo pari a 40 miliardi e mezzo, il più giovane è il principe Albert von Thurn und Taxis, 29 anni e 1,5 miliardi di patrimonio netto (la prima volta che ha debuttato nella classifica di Forbes aveva appena 8 anni). Il più vecchio, Nicolas Berggruen, 51 anni, un patrimonio di 2 miliardi, vegetariano, non beve alcolici e a tavola ordina solo acqua Fiji. Figlio di un collezionista d’arte, ha creato un gruppo che spazia dal retail (Karstadt) fino all’editoria (Prisa con El País). Il miglior partito potenziale è Richard Li, 46 anni e 1,9 miliardi di patrimonio: suo padre Li Ka Shing è l’uomo più ricco in Asia con un patrimonio di 31 miliardi (del suo impero fa parte tra l’altro il gruppo di tlc Hutchison Whampoa). Nel ’91 Li, grazie a un prestito paterno di 125 milioni, ha lanciato la tv satellitare StarTV, rivenduta 5 anni più tardi a Rupert Murdoch per 950 milioni. Il meno ricco degli scapoli d’oro risulta invece il greco Stelios Haji-Iaonnou, 46 anni e 1,05 miliardi di patrimonio accumulato grazie a EasyGroup, che oltre a controllare la compagnia low cost EasyJet da lui fondata, ha partecipazioni che spaziano dalle catene alberghiere agli Internet caffè. (Giuliana Ferraino, Cds)
Casa Bianca Proteste in America perché, per risparmiare, la Casa Bianca è stata chiusa ai visitatori «a tempo indeterminato». Federico Rampini su Repubblica: «Le visite guidate alla Casa Bianca accolgono in media 11.000 visitatori a settimana, richiedono una vigilanza ad hoc con relativo pagamento di salari e straordinari: 74.000 dollari di spesa per il Secret Service. Chiudi la Casa Bianca al pubblico, ed ecco che risparmi 2 milioni da qui alla fine dell’anno fiscale (settembre). Apriti cielo: le proteste arrivano da tutte le parti. Twitter romba di cinguettii malevoli, sono le scolaresche e i genitori indignati. La destra non ci sta a subire, tanto più che quei biglietti d’ingresso vengono distribuiti dal Congresso e tocca a molti parlamentari repubblicani negarli ai propri elettori. Il deputato repubblicano Tom Graves della Georgia propone ai Vip dello spettacolo che appoggiarono la rielezione di Obama (Beyoncé, Jay-Z) di visitare la Casa Bianca in cambio di donazioni. Il deputato texano Louie Gohmert, anche lui di destra, vuole vietare a Obama di giocare a golf viaggiando sull’Air Force One, finché la Casa Bianca non riapre al pubblico» (Rampini, Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)