Fior da fiore, 7 marzo 2013
Un suicidio al Monte dei Paschi • Due donne uccise nella sede della Regione Umbria • Il piano di Bersani • Crescono i consensi per il M5S • Paradossi del Porcellum • Allevi come Grillo • Gli italiani pensano che il Sole sia un pianeta • Lutto per Chávez • La casa reale spagnola per due giorni senza servitù
Suicidio David Rossi, 51 anni. Giornalista, responsabile dell’area comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, storico collaboratore di Giuseppe Mussari, ex portavoce del sindaco di Siena. Molto conosciuto perché nel quotidiano “Cittadino” agli inizi degli anni Novanta pubblicò le liste dei massoni senesi. Come spesso faceva, l’altra sera si fermò in ufficio fino a tardi. Alle 20,43 salì sul davanzale della finestra del suo studio, al quarto piano di Rocca Salimbeni, e saltò. Volo di dieci metri. Morì subito all’impatto col suolo, nel cortile interno della banca. Nel cestino della sua stanza un foglietto con su scritto a penna: «Ho fatto una cavolata». Collaboratori e conoscenti unanimi nel dire che negli ultimi tempi Rossi sembrava provato dallo scandalo della sua banca. Non era tra gli indagati, ma il 19 febbraio la Guardia di Finanza aveva perquisito anche la sua abitazione e quel fatto lo aveva assai colpito. Forse c’entra anche il fatto che a fine settembre aveva perso il padre e una volta a un amico aveva confessato di non aver ancora superato il dolore.
Delitto Margherita Peccati, 61 anni, funzionaria della Regione Umbria, e Daniela Crispolti, 47 anni, impiegata precaria con contratto co.co.co. Erano intente al loro lavoro quando, passato da poco mezzogiorno, furono ammazzate a colpi di pistola da Andrea Zampi, 43 anni, perugino, titolare con il padre Giancarlo della scuola di sartoria «Progetto Moda» di via Enrico Toti 26. Questi, già ricoverato per disturbi mentali e sottoposto a due inutili trattamenti sanitari obbligatori, era ormai ossessionato dalla crisi della sua attività e andava dicendo che la Regione gli aveva negato 160mila euro di finanziamento «per un cartello mancante di divieto di fumo» (invece il suo ente di formazione era stato appena riaccreditato e perciò avrebbe potuto continuare a concorrere ai bandi). Così, con una licenza per il tiro al piattello chiesta e ottenuta dalla Questura nel settembre scorso e una Beretta 9x21, acquistata pochi giorni fa e nascosta dentro al giaccone, andò alla sede della Regione, in piazza del Bacio, salì al quarto piano, prese a urlare «Voi siete al sicuro, a voi non vi licenzia nessuno, guadagnate troppo, io per colpa vostra invece sono rovinato...» e fece fuoco sulle prime che gli capitarono davanti, poi lasciò un biglietto con preghiere e richiesta di perdono su una scrivania, s’infilò in una stanzetta accanto e si sparò alla testa.
Pd La Direzione del Pd, dopo otto ore di dibattito e con voto unanime (un astenuto), approva la linea del segretario Pier Luigi Bersani: se il capo dello Stato gli affiderà l’incarico, si presenterà in Parlamento chiedendo di formare un governo sulla base di otto punti programmatici. «È un sentiero stretto, non c’è piano B perché non possiamo permetterci paludi e paralisi». Sì a «soluzioni di corresponsabilità istituzionali», ma nessun accordo è «praticabile né credibile con la destra berlusconiana». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Bandwagon Mannheimer dice che gli studi sulle intenzioni di voto condotti negli ultimi giorni mostrano una ulteriore crescita (di più del 3%) degli elettori intenzionati a scegliere il partito di Grillo (che dunque sfiora il 29%). Un risultato simile è stato presentato anche da Ipsos che dà una valutazione ancora superiore al M5S, stimandolo al 29,4%. Questo fenomeno, noto da tempo, si chiama “bandwagon”, cioè “salire sul carro del vincitore”. L’avanzata del M5S va a discapito soprattutto di Rivoluzione civile (che cala di quasi l’1%), Lista Monti e altre formazioni di centro, ma anche Fratelli d’Italia e, in misura minore, lo stesso Pdl. Oltre al movimento di Grillo, l’unico partito che fa registrare un incremento (poco più dell’1%) è il Pd, che si colloca oggi tra il 26 e il 27%. Questa crescita permette alla coalizione di centrosinistra (che perde invece voti per Centro democratico) di mantenere invariata la propria forza, superando l’insieme della coalizione di centrodestra, che, viceversa, subisce un decremento complessivo di poco meno del 2% (CdS).
Porcellum Paradossi del Porcellum. Sel di Vendola con un milione e 90mila voti (3,2%) ha portato alla Camera 37 deputati, che rappresentano quasi la metà dei 97 seggi ottenuti alla Camera dal partito di Berlusconi (7 milioni e 300mila voti, 21,5%). Grazie alla legge Sel ha superato la Lega che ha ottenuto 18 deputati pur avendo avuto quasi quasi un milione e 400mila voti (4,08%). Emblematico anche il caso del Centro democratico alleato di Bersani che con lo 0,49% dei voti (circa 170mila voti) ha fatto eleggere 6 deputati. Con 50mila voti in più (ovvero lo 0,64%), la Destra di Storace federata con Berlusconi è stata esclusa. Mentre Fratelli d’Italia, che ha preso più di 665mila voti, si è fermata a 9 seggi alla Camera (Martirano, CdS).
Voti La Cassazione ha confermato che il M5S è il primo partito con 8.691.406 voti mentre il Pd è secondo con 8.646.034 voti. Se però si sommano i voti ottenuti all’estero, 94.041 per Grillo e 288.092 per Bersani, il Pd conquista la prima posizione (ibidem).
Musica «Sono il Beppe Grillo della musica» (Giovanni Allevi) (Mattia Feltri, Sta).
Scienze Un italiano su due pensa che il Sole sia un pianeta. Più di un italiano su due (55%) è convinto che l’elettrone sia più grande dell’atomo. Sei italiani su dieci ignorano la funzione degli antibiotici. Non sempre la laurea o gli studi freschi migliorano la situazione: solo il 45% dei laureati e il 30% dei giovani tra i 15 e i 25 anni ha risposto in modo corretto a tutte e tre le domande (Bianucci, Sta).
Albero Per Hugo Chávez ci saranno sette giorni di lutto nazionale. Domani il funerale: il leader scomparso aveva chiesto di essere sepolto nella sua cittadina natale, Sabaneta, sotto un albero che amava da bambino, ma nell’esercito si sta pensando di seppellirlo a fianco del suo mito, Simón Bolívar il libertador. Intanto il feretro ha percorso per 13 chilometri le strade di Caracas, dall’ospedale militare fino all’accademia dell’esercito dove ci sarà oggi la camera ardente. Centinaia di migliaia di persone lo hanno accompagnato, vestiti con la tradizionale maglietta rossa. Il lutto nazionale è stato proclamato anche in Brasile, Ecuador, Panama oltre che a Cuba (Cotroneo, CdS).
Collinetta Chávez in visita a Roma volle cantare con Al Bano nell’agenzia dell’Onu. Fece fare lunga anticamera a politici e a Scaroni dell’Eni per dare udienza, prima, a una delegazione di studenti romani «in lotta». Volle salire su una collinetta in un parco pubblico di Monte Sacro, dopo il tramonto, perché lì Bolívar aveva giurato di lottare contro la dominazione spagnola (Caprara, CdS).
Sciopero In Spagna è stato convocato uno sciopero per il 28 e 29 marzo dei dipendenti della casa reale: autisti, giardinieri, camerieri, portieri, alabardieri, palafrenieri e guardiani, insieme al personale dei Musei al Palazzo Reale, del monastero di San Lorenzo all’Escorial, del mausoleo della Valle de los Caidos, del Pardo e della Zarzuela, residenza della famiglia reale. Date non scelte a caso: nei giorni intorno a Pasqua c’è la massima affluenza di visitatori nei siti turistici e il sindacato di categoria Csif calcola che per amministrazione e casa reale il danno economico corrisponderà a circa 100mila turisti in meno che avrebbero pagato biglietti d’ingresso fra i 10 e i 17 euro. I lavoratori contestano i tagli del 15% al salario, «cambiamenti negli orari di lavoro, turni massacranti e la riduzione dei tempi di pausa per i pasti», ore di straordinario non retribuite (Ciai, Rep).
(a cura di Daria Egidi)