Fior da fiore, 6 marzo 2013
La morte di Chavez e l’ipotesi che qualcuno «gli abbia iniettato il cancro» • Il Movimento 5 stelle rinnega l’apertura al governo tecnico • Il popolo del Web contro la Lombardi • I parlamentari di Grillo e Monti secondo Gramellini • In Italia i soldi non bastano a 2 famiglie su 3 • La Ferrari ibrida da 1.200.000 euro • Chiesto l’ergastolo per Sabrina Misseri e sua madre Cosima • L’antitalent con Raffaella Carrà
Caudillo Hugo Chávez Frias, presidente del Venezuela dal 1999, ultimo caudillo del Sudamerica, stroncato ieri pomeriggio a Caracas, quando in Italia erano le 23, dal tumore che l’aveva colpito per la prima volta nel 2011, e sul quale a tutt’oggi non esiste una informazione medica ufficiale (ma esperti concordano che si è trattato di un raro sarcoma, iniziato nella regione del bacino e poi finito per metastasi a colpire altri organi). L’annuncio della morte l’ha data, in lacrime, il delfino Nicolas Maduro, 50 anni, ex autista di autobus che poche ore prima della scomparsa sosteneva che «qualcuno potrebbe avergli iniettato il cancro», ipotesi ritenuta così plausibile che due diplomatici Usa ieri sono stati espulsi per «complotto». Replica degli Stati Uniti: «Accuse assurde».
Dodo Grillo e il capogruppo al Senato Vito Crimi hanno smentito di aver aperto a un governo tecnico: «Il M5S non darà la fiducia a un governo tecnico, né lo ha mai detto». Il testo della smentita, comparso sotto l’immagine di un Dodo, animale preistorico estinto, evidente metafora dei partiti dati per moribondi (M. Gu., Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
«Filofascista a chi?» Rivolta del Web (e richiesta di dimissioni, anche sul sito di Grillo) contro Roberta Lombardi, capogruppo in pectore dei 5 stelle alla Camera che aveva scritto sul suo blog - un mese fa - che Casapound del fascismo conserva solo la parte «folcloristica, razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia». Difesa della Lombardi in un post dal titolo «Filofascista a chi?»: «Mi riferivo al primo programma del 1919, basato su voto alle donne, elezioni e altre riforme sociali che sembravano prettamente socialiste rivoluzionarie. Tutte proposte che poi Mussolini smentì già dall’anno seguente» (Annalisa Cuzzocrea, Rep.).
Autopresentazioni «L’autopresentazione dei parlamentari di Grillo in diretta tv da un albergo della Capitale (“Ciao, sono Diego, in quanto sommelier mi vorrei occupare di agricoltura”) ha dissolto in un istante decenni di polverosa comunicazione politica. Siamo in grado di anticiparvi l’intervento degli eletti della lista Monti che si raduneranno oggi a Roma in un esclusivo monolocale del centro. “Ciao, sono Filippo Maria Ondeggioni Guerreschi, uno come tanti. In quanto proprietario di due aerei privati, vorrei entrare nella commissione Trasporti”. “Ciao a tutti, sono la contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare: avendo tre cameriere peruviane e un personal trainer russo, mi piacerebbe occuparmi di politica estera”. “Salve, mi chiamo Giangi Anfuso Lambertenghi, sono appassionato di ecologia e andrò alla Camera con la bicicletta guidata dal mio autista”. “Ciao ragazzi, sono Fiordalisa Filippini in Gaumont in Sauroni in Rottweiler in Beauchamp in Opale: felicemente sposata cinque volte e divorziata quattro ancora più felicemente, mi interessano molto i temi della famiglia”. “Salve, sono Marco Maniscalchi Ferreris d’Argonauta: figlio dell’ambasciatore Maniscalchi, nipote del cardinale Ferreris e figlioccio del professor d’Argonauta: vorrei occuparmi di pari opportunità”. “Ciao, sono Luigia Tonnarelli Guitti: non ho mai lavorato un giorno in vita mia, sarà per questo che mi incuriosisce il Welfare”. “Salve, sono Gianfranco Fini, disoccupato, mi piacciono le immersioni, ma vorrei tornare a galla. A qualcuno serve un sommelier?”» (Massimo Gramellini, Sta).
Poveri Secondo uno studio della Banca d’Italia, due famiglie su tre, il 65% del totale, pensano di avere un reddito inferiore al necessario. Erano il 40% nel 1990. Penalizzati soprattutto i giovani. Le famiglie under 35 povere per reddito sono il 29% contro il 12,8% del campione nazionale (erano rispettivamente il 5,8% e il 9% nel 1991 e il 12,1% e il 12,4% nel 2000) mentre quelle giovani povere sia per reddito sia per ricchezza (inclusa l’abitazione) sono il 29,1% rispetto al 14,1% del totale del campione (rispettivamente il 9,8% e il 7,2% nel 1991 ed il 17,2% e l’11,7% nel 2000). I dati sul risparmio: negli ultimi venticinque anni il tasso di risorse accantonate o investite dalle famiglie italiane, storicamente elevato nel confronto internazionale, è diminuito da oltre il 25% nella metà degli anni 80 all’8,6% nel 2011, un livello inferiore a quello rilevato negli altri principali Paesi dell’euro. La flessione è stata di quasi quattro punti percentuali tra il 2007 e il 2011 ed è avvenuta a fronte di una sostanziale stazionarietà in Francia e in Germania (Stefania Tamburello, Cds).
Ricchi Settecento persone in lista d’attesa per i 499 esemplari de LaFerrari, nome scelto personalmente da Luca Cordero di Montezemolo per il nuovo bolide da 1.200.000 euro progettato con l’aiuto di Alonso. Prima ibrida della Ferrari (al motore 12 cilindri 6262 di cilindrata da 800 cavalli è affiancato un motore elettrico da 120 kw che porta il totale della potenza sviluppata a 963 cavalli), ali da Batman, bassissima (Sergio Marchionne invitato da Montezemolo a sedersi ieri durante le foto di rito ha rinunciato: «Ho mal di schiena»), supera i 350 all’ora (Maurizio Donelli, Cds).
Sarah Chiesto l’ergastolo per Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano (nove anni a Michele Misseri, che avrebbe solo occultato il cadavere di Sarah Scazzi). Il delitto sarebbe stato commesso all’interno di casa Misseri. Movente: «La possibile rivelazione dei rapporti intimi con Ivano (amico delle due cugine, ndr) che avrebbe potuto compromettere l’immagine della famiglia Misseri in un piccolo centro come Avetrana». Il pm di Taranto Mariano Buccoliero: «Sarah è morta dove è stata cresciuta. È entrata in quella casa per andare al mare. Ne è uscita in lacrime, si è allontanata in lacrime ed era in lacrime anche quando è stata riportata a casa e uccisa. Lacrime che non hanno sortito alcun effetto. L’omicidio è durato dai tre ai cinque minuti. In quei minuti lei ha capito che stava morendo per mano di chi diceva di volerle bene. Nessuna delle due donne ha infatti avuto un solo momento di resipiscenza, un attimo in cui si siano fermate a dire: ma cosa stiamo facendo». Alla lettura della sentenza, Sabrina in singhiozzi, Cosima e Michele impassibili (Andrea Pasqualetto, Cds).
The Voice Da domani su Raidue The Voice, già ribattezzato antitalent perché il metodo della selezione si basa sulle blind audition (provini ciechi) che occuperanno le prime quattro puntate. I quattro caposquadra - Raffaella Carrà, Piero Pelù, Riccardo Cocciante e Noemi – hanno cioè sentito cantare gli aspiranti senza vederli in volto. Cocciante: «Dopo un periodo importante per il look, ribadiamo la centralità della voce. Ai miei tempi avrei partecipato a questo programma e non ad altri simili perché mi fido della mia voce e non del mio fisico. Da bambino ho sofferto molto perché ero basso e bruttino; poi nessuno mi voleva in tv, fino a che non arrivai al numero 1 in classifica con Bella senz’anima». (Andrea Laffranchi Cds)
(a cura di Roberta Mercuri)