Rassegna, 4 marzo 2013
Tetti agli stipendi dei manager: la Svizzera vota sì
• Il 68% degli elettori svizzeri ha detto sì alla proposta di legge che introduce norme per limitare super-stipendi per manager di multinazionali, banche e società quotate in Borsa. La Svizzera è la prima nazione a introdurre il tetto salariale per le élite finanziarie private. Il referendum di ieri, essendo di modifica costituzionale avrà effetto immediato e i tagli cominceranno da gennaio 2014. In sostanza viene stabilito che gli stipendi dei vertici aziendali non potranno essere più decisi dai consigli di amministrazione ma dall’assemblea degli azionisti e verificati ogni anno in base ai risultati di bilancio. Del Frate (Cds): «La battaglia portata avanti e vinta da Thomas Minder, parlamentare conservatore, ha dell’incredibile: il suo stesso partito, l’Udc, si era detto contrario alla proposta di legge così come quasi tutte le altre sigle rappresentate nel parlamento di Berna. Contro il “salary cap” si erano pronunciati anche Confindustria e il mondo bancario».