Rassegna, 4 marzo 2013
Le scuse di O’Brien: «La mia condotta sessuale scorretta»
• Dopo essersi dimesso da capo della Diocesi di Edimburgo e aver rinunciato a partecipare al Conclave, il cardinale scozzese Keith O’Brien ha ammesso di aver molestato tre preti e un sacerdote negli anni Ottanta e si è scusato. Queste le sue parole: «Si era già scusato vagamente “con chi ho offeso”, ma infine è arrivata l’ammissione di colpa, seppure in modo un po’ involuto, “la mia condotta sessuale è scesa al di sotto degli standard che ci si doveva aspettare da me come prete, arcivescovo e cardinale”». [Vecchi, Cds]
• Il Conclave avrà 115 elettori e un quorum di 77. Vecchi (Cds): «Non è una considerazione formale, perché la maggioranza di due terzi voluta da Ratzinger per evitare spaccature rende ancora più incerto il quadro di un Conclave che al momento si annuncia in ordine sparso. (…) Il clima è sospeso, nella prima domenica senza Angelus molti fedeli sostavano ieri in piazza San Pietro fissando le finestre chiuse dell’Appartamento, a Castel Gandolfo pregavano davanti al Palazzo nel quale il Papa emerito vive “nascosto al mondo”. Ma da oggi, con le prime due congregazioni generali dei cardinali, si fa sul serio. Le riunioni della settimana serviranno loro a chiarirsi le idee. Per ora la situazione non è cambiata molto rispetto all’11 febbraio, quando Benedetto XVI annunciò la sua “rinuncia”. Restano i nomi dei papabili considerati fin dall’inizio “forti”: a cominciare dal canadese Marc Ouellet, chiamato da Ratzinger a guidare i vescovi, teologo a lui affine, poliglotta e conoscitore dell’America Latina; e dall’arcivescovo di Milano Angelo Scola, italiano di profilo internazionale, anche lui del gruppo teologico della rivista Communio».