Rassegna, 28 febbraio 2013
Messico, la sindacalista-star in manette
• È finita in cella la sindacalista più famosa del Messico, Elba Esther Gordillo, 68 anni. Per venti anni ha difeso gli interessi della sua categoria, maestri e professori. Leader del Snte, il Sindacato nazionale dei lavoratori dell’istruzione, uno dei più importanti dell’intera America Latina, con oltre un milione e mezzo d’iscritti, Gordillo era stata soprannominata «la Maestra». L’accusa nei suoi confronti è di avere rubato due miliardi di pesos, pari a 122 milioni di euro, dai fondi del sindacato. Denaro che alla Gordillo è servito per comprare case, gioielli, aerei privati e per pagarsi un numero indefinito di chirurgie plastiche di cui era, a detta di tutti, «una vera patita». Secondo il procuratore capo nazionale, Jesús Murillo Karam, la donna aveva messo in piedi questo sistema di furto sistematico ai danni del sindacato e, soprattutto, dei suoi iscritti fin dal 2008, avvalendosi anche di conti segreti in Svizzera e Liechtenstein. Tra le spese folli persino 2,3 milioni di euro sperperati in gioielli comprati su siti internet dedicati al lusso. [Manzo, Sta]
• Manzo sul caso Gordillo: «Eppure nel 2012 la Gordillo, nata in una famiglia umile del Chapas, aveva dichiarato un reddito di appena 66 mila euro, briciole in confronto all’ingente quantità di danaro che muoveva. La beffa del destino vuole che la donna sia stata arrestata il giorno dopo che il presidente Enrique Peña Nieto ha firmato la legge per la riforma globale dell’istruzione nel Paese. A questa riforma il sindacato si è sinora fermamente opposto visto che andrebbe a distruggere un sistema obsoleto – ma appoggiato per anni dalla “Maestra” – in cui i posti di lavoro possono essere venduti o addirittura ereditati».