Rassegna, 28 febbraio 2013
Insulti tedeschi, l’ira di Napolitano
• È scoppiato un caso politico durante la visita di Giorgio Napolitano in Germania. Lo sfidante socialdemocratico contro Angela Merkel alle prossime elezioni Peer Steinbrück, non nuovo a gaffes internazionali, in una riunione di partito in Brandeburgo ha detto che «le elezioni in Italia sono state vinte da due clown, uno di professione, e l’altro per l’alto livello di testosterone». Frasi pronunciate, oltretutto, avendo Steinbrück in agenda un pranzo ufficiale, nella nostra ambasciata a Berlino, proprio con Giorgio Napolitano. Un’occasione che anzitutto Napolitano cancella, «proprio non ce ne sono più le condizioni, dopo quelle dichiarazioni del tutto fuori luogo, o peggio», ha spiegato subito ai giornalisti che gli chiedevano il perché di quel cambio di programma. Annullato l’incontro, la Spd ha rincarato la dose, con alcuni esponenti come il segretario generale Andrea Nahles che ritengono «clown il concetto più morbido che viene in mente su Silvio Berlusconi», e come il vice capogruppo al Bundestag, Axel Schäfer, che ha definito «incomprensibile» l’annullamento dell’incontro tra Napolitano e Steinbrück, «visto che quel che Berlusconi ha fatto per anni è la distruzione di ogni cultura politica», ragion per cui «con la definizione di clown gli è andata anche bene». Più tardi il presidente della Repubblica italiano, parlando alla comunità italiana di Baviera, ha detto: «Noi rispettiamo profondamente la Germania per i suoi successi, ha saputo risorgere dalle rovine e costruire una nuova Europa insieme all’Italia, ma esigiamo rispetto per il nostro Paese».