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 2013  febbraio 27 Mercoledì calendario

Bersani: «Renzi? Che potevo fare più delle primarie?»

• A chi gli chiedeva un’autocritica, e che forse sarebbe stato meglio farsi da parte e lasciare il passo a Matteo Renzi, Bersani ha risposto: «Più delle primarie che potevo fare?». Lascerà ora la segreteria? «La ruota l’ho sempre detto, deve girare nel congresso del 2013, ma non abbandono la nave, posso starci da capitano o da mozzo...». Di tutto questo si è poi discusso animatamente nella lunga riunione del coordinamento del partito, ieri sera. [Casadio, Rep] Chiamato più volte da Vasco Errani ieri mattina, Renzi si è rifiutato di partecipare alla riunione serale dei big: «Io non partecipo ai caminetti, a queste robe qui». [De Marchis, Rep]

• La Guerzoni sul Cds racconta così la situazione nel Pd: «I vertici sono smarriti, a parte le giovani leve non si è fatto vedere nessuno. Al mattino chi tra i dirigenti è andato al Nazareno per parlare col leader ha trovato le stanze deserte. Bersani era altrove, in un vertice riservato agli “emiliani” Migliavacca ed Errani. C’è tensione, preoccupazione. Chi si lamenta per la vaghezza della linea e chi ironizza sull’“autismo” del leader. Al coordinamento, in notturna, la spaccatura si fa evidente e Fioroni ammonisce i compagni: “Guai a chi pensi a esecuzioni capitali”. Finocchiaro è con Bersani. D’Alema spinge per il governissimo col Pdl. Ma la pancia del partito tifa per l’accordo con il M5S e Orfini la mette così: “Una maggioranza senza Grillo? Impensabile”».

• «(…) La coalizione guidata da Bersani dopo un lunedì di disillusioni e una notte di tormenti ha infine spuntato uno 0,4 per cento in più alla Camera, incassando un premio di maggioranza abnorme, che distorce il principio di rappresentanza, grazie al Porcellum voluto dalla destra. È davanti di un soffio anche al Senato, dove non c’è maggioranza possibile, e dove risiede dunque la nuova ingovernabilità del sistema politico e istituzionale italiano. Ma ha perso nel significato autentico del voto, nel suo risultato morale, nel segnale che hanno ricevuto gli elettori di sinistra e tutti i cittadini (…)». [Ezio Mauro, Rep]